Un Presidente USA e getta.

Ho come l’impressione che la crisi ucraina non sia altro che una messa in scena per lanciare una scialuppa di salvataggio a Biden e allo sporco mondo delle élite che l’hanno fatto eleggere. Il primo anno alla Casa Bianca è stato, a detta di tutti, democratici compresi, un disastro. L’indice di gradimento del Potus è sceso al 33% e a fine anno ci saranno le elezioni di medio termine che, in caso di vittoria repubblicana, e si potrebbe dire trumpiana, visto che il nuovo partito repubblicano non ha nulla a che fare col vecchio, sarebbe per Biden la fine e per le élite che lo controllano e che dettano legge in Europa una sciagura. Ecco che allora questi personaggi, come sempre aiutati dai media a essi funzionali, stanno cercando di ridare ossigeno a Sleepy Joe. Come? Puntando sull’atavico sentimento di odio verso il nemico russo. Biden fa la voce grossa con Putin, Putin sembra non avere intenzione né interesse a una guerra in Ucraina, tuttavia ribadisce di non accettare che entri a far parte della Nato, con conseguente installazione di basi missilistiche a un passo dalla Russia. In occidente si richiamano in patria cittadini e diplomatici, si fa finta di essere convinti che sia imminente un attacco russo. L’altro giorno Biden ha lasciato intendere che un “piccolo” intervento militare russo non avrebbe avuto conseguenze, sembrava che lo invocasse, per poi ergersi a mediatore e, grazie ai media internazionali corrotti, uscirne vincitore e sollevare le proprie sorti e quelle della cupola mondiale, dalla banda del Deep State, passando per l’Unione Europea attraverso le lobby massoniche del “nuovo umanesimo” che sappiamo quali partite e in quali campi stiano giocando ormai da anni.

Noto che altri hanno fatto delle considerazioni simili, mi fa piacere, sono convinto che questa analisi non sia del tutto campata per aria. Sono altresì convinto che le elezioni di medio termine saranno una svolta che metterà a nudo il nulla cosmico di quello che Marcello Veneziani ha chiamato transcomunismo.

Chi non è come loro è cattivo. Ma non ne hanno mai azzeccata una!

Chi votava Lega era sporco e ignorante, chi votava Berlusconi era ladro e donnaiolo, chi votava Trump abitava nelle aree più retrograde e rurali, chi voleva la Brexit erano gli inglesi con poca cultura, chi era contro il ddl Zan era ultracattolico, retrogrado e un filo medievale, chi non voleva un’Europa come questa era sovranista assoluto chiuso al progresso dei popoli, chi osava osservare che non si può trasferire l’intera Africa in Europa sui barconi era razzista, costruttore di muri, chi diceva che il virus non veniva dal pangolino che aveva incontrato un pipistrello al mercato del pesce era un negazionista, chi diceva che il presunto surriscaldamento del pianeta non è un problema era un insensibile ignorante terrapiattista, chi affermava che i vaccini in tempo di pandemia favoriscono le mutazioni dei virus era un Nobel ma rincoglionito, chi ha seri dubbi sull’obbligo vaccinale, nonché sull’efficacia di questi vaccini a m-RNA ha la licenza media, è disoccupato e ha un disagio abitativo.

🤔🤔🤔 Vuoi vedere che anche questa volta si sono pronunciati dopo aver consultato il loro infallibile pool di esperti? 😅😅😅

(Sarei loro grato se mi spiegassero che cosa significa “disagio abitativo”. Alla mia università, nel mio lavoro e a casa mia, dove mi trovo assai bene, nessuno me ne ha mai parlato).

Benvenuti in Draghistan!

Se ci sono due positivi in una classe, i vaccinati vanno a scuola, i non vaccinati stanno a casa in dad. Molti insegnanti sono a casa, nelle segreterie manca personale e se non possono mantenere il servizio chiudono. Gli insegnanti devono tenere il conto col pallottoliere cercando di non sbagliare. Parecchi insegnanti non ci sono, non perché positivi al virus ma perché, siamo in gennaio, NON sono ancora stati nominati. Una mia nipote dopo 4 mesi di scuola NON ha ancora l’insegnante di Scienze… I presidi chiedono la dad per tutti per 15 giorni, a questo punto sarebbe la scelta più sensata. Molti ragazzi non vaccinati non possono prendere i mezzi pubblici, pur avendo pagato l’abbonamento annuale che nessuno risarcirà, e i genitori devono portare a scuola e prelevare i suddetti ragazzi, il che può funzionare uno, due giorni la settimana, ma non sempre, perché pare che la gente debba pure lavorare. Se per creare questo caos c’era bisogno di Mario Draghi, forse era meglio lasciarlo dove era nella sacra stanza degli illuminati. Quando presentarono Draghi, il messia acclamato da tutti, dissero di lui che ha un grande pregio: è un pragmatico.

Ora, se Draghi è un pragmatico, ciò significa che la pratica prevale sulla teoria e che, come diceva mia nonna “val pü sè un andà che cent andemm”, significa che o ha un piano che noi comuni mortali tardiamo a comprendere, oppure che è davvero pragmatico e sta mettendo in atto un progetto criminale ai danni dell’Italia, eterodiretto da chi vorrebbe (e lo sta facendo) comprarsi il Belpaese. Il tutto con la compiacenza e la connivenza di TUTTI i media e di quasi TUTTI i politici. È superfluo aggiungere i nani e le ballerine, che per definizione sono già giullari di regime con la lingua ai piedi del principe, intenti a renderlo felice in cambio della mano della figlia che si chiama, ovviamente, Moneta…

Siamo in presenza di una colossale truffa, di una corruzione spirituale, probabilmente anche materiale, perché sennò non si spiega tutto ciò che sta accadendo, che forse non verrà presto alla luce. Perché questo mega esperimento sociale sull’Italia, unico Paese al mondo ricattato dal terrorismo mediatico, di fatto è riuscito! Non serve protrarlo, la gente si sveglia. Per riaddormentarla basta mandarla in piazza con le bandiere a festeggiare la grande vittoria. Non vediamo l’ora che tutto finisca. Ora la corda è tirata al massimo ma non si spezzerà. Tra un mese, un paio di mesi, quando la corsa naturale del virus modificato gli restituirà la sua struttura originaria, innocua e influenzale (che Omicron quasi sia a quel punto lo dicono pressoché tutti!), le trombe mediatiche, il nuovo presidente della Repubblica, annunceranno: abbiamo vinto! Ovviamente grazie a Draghi, grazie a Speranza, grazie a Burioni, grazie al governo, grazie ai media, grazie soprattutto ai migliori, che si sentiranno orgogliosi e gratificati di tale assegnazione di meriti, cioè i vaccinati con tutte o quasi le dosi. Ce ne sarà abbastanza per andare a votare, creare una specie di coalizione eterodiretta ovviamente dagli euro massoni, in cui ai partiti benemeriti che hanno sostenuto Draghi verrà dato il “giusto” compenso, e vissero felici e contenti, in attesa della prossima emergenza. Perché il greenpass NON finisce qui, una volta inventato e accettato a 90⁰ dalle masse, nel nome di una salvezza che poco ha a che fare con tutto ciò.

E cosa accadrà poi? Chi lo sa?! A mio parere si va dritti verso la tesserina, ovviamente green, con tutti i nostri dati, che servirà come bancomat, come patente, carta d’identità, tessera sanitaria, e per accedere alle manifestazioni pubbliche, essendo sempre tracciati. All’inizio non sarà obbligatorio averla, chi si opporrà verrà apostrofato come no prog, contro il progresso, e chi la accetterà godrà di favolosi sconti al supermercato, sulle bollette, sulle multe. Ma come, diranno i Fedez e le Ferragni di turno, con quella tessera saremo tracciati, così non ci saranno errori giudiziari, potremo dimostrare la nostra innocenza, verrà abolito il contante e non circolerà più denaro in nero, sconfiggeremo la mafia, come si fa a non volere un mondo migliore? Il 90% degli italiani accetterà, dimenticandosi della 13ª dose di Pfizer, ma sorgerà un problemino: molti si permetteranno di uscire di casa senza tessera, e allora come fare per avere sotto controllo la situazione? Epilogo: microchip sottocutaneo!! Non se ne parlava da anni per far sì che entrasse nel linguaggio comune, inizialmente dando dei complottisti terrapiattisti a coloro che osassero nominarlo, poi man mano ammettendo che in alcuni paesi mega avanzati a nord si stava diffondendo? A quel punto il modello cinese della patente etica, del controllo perenne dei cittadini, diventerà realtà. Ma la storia non finirà qui, grazie al cielo “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, “le bugie hanno le gambe corte” (come il ministro) e, soprattutto, “non tutte le ciambelle escono col buco”, perché sarà il ritorno alla fede a sconfiggere questo piano chiaramente di matrice satanica e anticristica.

Oggi sono su Cronaca Vera

16 anni fa difendevo Guglielmo Gatti sul mio blog.

Edoardo Montolli, scrittore e giornalista, nonché grande esperto di cronaca nera, famoso soprattutto per aver cercato, per ora invano, di dimostrare che Rosa e Olindo, i presunti autori della strage di Erba sono innocenti, mi contattò e pubblicò un articolo su News Settimanale, poi ripreso da Cronaca Vera, da Bresciaoggi e altri. 

Oggi Guglielmo Gatti ha 57 anni, è in galera condannato all’ergastolo e godrà dei primi permessi per buon comportamento. L’amico Montolli mi ha chiesto se volevo ribadire ciò che già avevo affermato ai tempi del processo, ho accettato per due motivi. 1) Per me Gatti è innocente. NON c’era uno straccio di prova, solo mille contraddizioni e una pista alternativa, assai plausibile, non presa in considerazione.

2) Il secondo motivo è meno “nobile” ma ovviamente mi interessa: sponsorizzare il mio libro.

La domanda è però una sola: a chi giova tutto ciò?

La risposta è anch’essa una sola: alla ricerca sempre e comunque della Verità.

 

Il grande equivoco

In riferimento a chi fa un parallelismo tra “no vax” e “no sem”, la grossa idiozia secondo cui se sei “non sem” puoi passare col rosso causando gli stessi danni di un “no vax”.

È una metafora che non ha senso, dovrebbe essere abbastanza chiaro. Se non mi fermo al semaforo posso ferire chi viene dall’altra parte. Se non mi vaccino posso recare danno solo a me stesso. Questa favoletta si basa su un concetto irrazionale, cioè che devo vaccinarmi per altruismo. Ma non sta in piedi, e se ci sta significa che se sono portatore di virus posso infettare chi è vaccinato, ma allora significa che chi è vaccinato non è protetto. Siccome se mi vaccino posso ugualmente infettare, l’illogicità del tutto è ancora più evidente, a questo punto, tirando le somme, vaccinarsi non serve né a se stessi né agli altri, ma allora che senso ha? Il colmo della storia sta nella vaccinazione ai ragazzi e ai bambini, che se infetti hanno un rischio nettamente inferiore al rischio di una reazione avversa, e se vengono a contatto con un vaccinato, questi dovrebbe già essere protetto. Se non lo è il vaccino non funziona. “Un vaccino è un preparato biologico prodotto allo scopo di procurare un’immunità acquisita attiva contro un particolare tipo di infezione ai soggetti a cui è somministrato”. Questa era in sostanza la definizione di vaccino che conosciamo. Ma nel settembre 2021 è accaduto che il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ovvero l’ente governativo statunitense deputato, in base alla legge Usa, al controllo sulla sanità pubblica e a monitorare, insieme alla Food and Drugs Amministration (FDA) la sicurezza dei vaccini, ha cambiato la definizione di vaccino in occasione dell’approvazione del Pfizer. Ora per vaccino si intende “una preparazione che viene usata per stimolare la risposta immunitaria del corpo contro le malattie”. Questo è il mega equivoco che il 90% delle persone non conosce! Il vaccino immunizza, il nuovo vaccino aumenta le difese immunitarie. Ma allora la vitamina A, C, E, i probiotici, le spremute di arancia, mezz’ora di corsa al giorno, una dieta adeguata, una sana risata, il perdono, tutto ciò che fa stare meglio e aumenta in qualche modo le difese immunitarie ha lo stesso effetto di un vaccino! La neolingua cambia il significato delle cose ma non ne potrà mai cambiare la sostanza. Dire a chi ha dei dubbi riguardo a questi vaccini che è un no vax, è totalmente privo di senso.

Migliori e peggiori.

In risposta a un post di Costanza Miriano su virus, vaccini e greenpass.

Purtroppo Costanza, constato quotidianamente che il tema famigerato è divisisissimo e ha fatto saltare alcuni miei schemi mentali che erano supportati da anni e anni di esperienza, cioè di realtà. In pratica all’improvviso mi sono trovato in sintonia con Massimo Cacciari e in disaccordo con gente con cui ero d’accordo praticamente su quasi tutto. Ho notato però che chi si arrabbia in modo esagerato con improvvisa comparsa di schiuma, appartiene in toto alla squadra A, e io, che non faccio parte né di quella né della B ma cerco di capire, vado confusamente a momenti. I cosiddetti scienziati dicono A, ma ci sono altri scienziati che dicono B. Uno di loro era un premio Nobel, e non potendo dare addosso a Nobel si è stabilito che l’ex Nobel è rincoglionito. Ma siccome ci sono altri scienziati B, non potendo essere tutti rincoglioniti, è stata istituita la categoria degli scienziati “migliori”. Ovviamente gli altri sono “peggiori”, e quelli che danno loro la patente sono di solito dei giornalisti, ovviamente migliori, da non confondersi coi giornalisti peggiori che dicono essere scienziati migliori quelli che sono peggiori. A mio parere ne sta scaturendo una variante confusa che a forza di frequentare Burioni e Severgnini avrà una crisi di identità e, con grande giubilo della Boldrini, dira di essere virus fluid, di non sentirsi più virus ma influenza stagionale. E (se Dio vuole) vissero felici e contenti.

Bolsonaro, come viene trattato chi combatte la “cupola”.

Era il mese di settembre dell’anno 2018: in piena campagna elettorale per eleggere il presidente del Brasile, il candidato Jair Bolsonaro subì un attentato, una coltellata all’addome inferta da un simpatizzante di Lula, l’ex presidente tanto caro alla sinistra democratica e cattocomunista, condannato a 12 anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio, famoso per aver affermato “il mio partito pro aborto non esisterebbe senza la teologia della liberazione” e per avere criticato Benedetto XVI che implicitamente suggerì ai cattolici brasiliani di non votarlo in quanto abortista, il cui partito fu addirittura additato come “partito della morte” da alcuni vescovi coraggiosi. Bolsonaro fu ferito una prima volta da quella coltellata. Dovette sospendere la campagna elettorale, guarì, fu eletto e dal 1 gennaio 2019 è il Presidente del Brasile. Quando in un suo tweet a fine 2020 affermò che “per quanto dipende da me e dal mio governo, l’aborto non sarà mai legalizzato in Brasile”, la ferocia anticristica della sinistra mondiale e di tutti i “partiti della morte”, schiumò rabbia all’inverosimile. Non riuscivano a capacitarsi del fatto che un cattolico, considerato ovviamente di “estrema destra” da tutti i lacchè del pensiero unico e triste, potesse permettersi di interrompere l’avanzata del “progresso”. Anche in Vaticano iniziò la guerra al presidente verde-oro, che infastidito dalla convocazione del “creativo” sinodo sull’Amazzonia, decise di non incontrare Papa Francesco, che invece abbracciò l’abortista Lula che, alla sua uscita dal carcere, entusiasta, affermò che insieme si battevano “per un mondo più giusto”, probabilmente con alcune deroghe riguardanti corruzione, riciclaggio e pure l’aborto…

Bolsonaro divenne il bersaglio di tutta la bella gente mondiale e mondialista che lo accusò di voler distruggere l’Amazzonia. Tiggì e media di regime trasmettevano le immagini degli incendi boschivi, che in un’area vasta 22 volte l’Italia sono di routine, e ovviamente la colpa era di Bolsonaro! Arrivarono persino a trasmettere immagini sì amazzoniche ma extra brasiliane, perché probabilmente un cattolico non progressista, anti abortista e di estrema destra è dotato di particolari tecnologici lanciafiamme a gittata infinita. Poi arrivò il Covid e Bolsonaro divenne il responsabile della pandemia. Strano a dirsi, mentre in Italia il governo Conte e i suoi amici negazionisti che abbracciavano il cinese, discriminato perché qualcuno aveva osato affermare che un virus che arriva dalla Cina è cinese, continuavano imperterriti a governare dopo aver gestito malamente la situazione, con tanto di scandalo relativo agli appalti per le mascherine, secondo i media di regime, nel mondo, gli unici cattivoni complici delle virali proteine Spike erano Trump, Johnson, Bolsonaro e Putin. Strano.

Oggi Jair Bolsonaro, a un anno dalle nuove elezioni brasiliane, non può più essere oggetto di attentati di matrice pacifista-luliana-per un mondo più giusto: darebbe nell’occhio. Che cosa prevede allora il banale, scontato, abusato, programma di tutte le sinistre di tutti i Paesi di tutti i tempi? Una bella azione giudiziaria!!! Ed ecco allora una soave commissione d’inchiesta a orologeria, del Senato. “In un rapporto di 1.200 pagine i senatori hanno elencato tutte le mancanze del presidente brasiliano nella gestione della pandemia. Anche se non dovessero avere conseguenze legali, le accuse stanno mettendo ulteriormente in crisi la popolarità del leader di estrema destra: la sua rielezione nel 2022 non è affatto sicura”. Questo il titolo del giustizialista Fatto Quotidiano, in pieno orgasmo ogni volta che il profumo ferroso della ghigliottina aleggia nell’aria. Tra i motivi dell’accusa a Bolsonaro c’è la sua raccomandazione all’uso dell’idrossiclorochina per curare il virus cinese che non è cinese, ovvero il fumo negli occhi per chi oggi si addormenta serenamente la sera contando le dosi vaccinali al posto delle pecorelle. Per la cronaca, Bolsonaro ha pure subìto la giusta e democratica censura sui social, un po’ come era capitato a Trump. Del resto nel mantra dell’ultra tolleranza sinistra “non sono d’accordo con le tue idee ma darei la vita affinché tu le possa esprimere”, si parla chiaramente di vita, non di WiFi o roba del genere.

Staremo a vedere come proseguirà questo processo, e comunque Bolsonaro è anche responsabile del Global Warming, infatti la dea Greta l’ha da tempo iscritto al registro degli inquinanti. Ma lui le ha risposto per le rime: “Sbalordisce la quantità di copertura che la stampa offre a quella mocciosa”. Set, game, match!

Nota bene. Tra gli inquisitori del Presidente brasiliano c’è un giudice della Corte Suprema, Luis Roberto Barroso, già avvocato difensore dell’ex terrorista italiano, Cesare Battisti.

Pensiero tristemente unico.

Ieri ho espresso un mio parere sul motivo che ha spinto la giuria svedese ad assegnare il Nobel per la Fisica ai tre “scienziati”, uno dei quali, Giorgio Parisi, venne alla ribalta in occasione del veto oscurantista del mondo accademico della Sapienza per impedire a Papa Ratzinger di accedere a quell’ateneo (tra l’altro fondato da Bonifacio VIII nel 14º secolo, cioè in pieno Medioevo che i cialtrones laicisti che la “occupano” sostengono essere stati “anni bui”, probabilmente pensando al proprio curriculum). A 24 ore da quelle considerazioni ecco apparire questa lettera “capolavoro” sul Giornale di Brescia (che come sapete è un mio punto di riferimento che ha la pretesa di capire il mondo partendo da casa mia). Un lettore scrive le cose che sappiamo contro la teoria del surriscaldamento globale per cause antropiche. Spiega che non esiste alcuna relazione tra CO2 e clima, cita Zichichi e il fatto che non esiste l’equazione del clima, spiega che il CO2 è nutrimento per le piante ed è necessario per far sì che producano ossigeno. Cita Zichichi e… parte la pappardella di G.C., credo sia Gabriele Colleoni, vice direttore. Su che cosa si basa la pappardella? È molto semplice, sul nulla! Infatti, da ieri, sarà ancora più difficile smontare la clamorosa bufala, la più grossa fake news della storia, perché G.C. o chi per esso, ovvero coloro che sono costretti a dire ciò che la maggioranza ha ormai deciso che sia la verità, avrà vita ancora più facile: basterà loro affermare che “c’è un pericoloso global warming, come hanno stabilito i Nobel per la Fisica del 2021”. E chi diavolo sei “TU” per dire che hanno torto?

Beh, allora io farei ancora un salto alla Sapienza, all’oscurantismo di quei caproni che non lasciarono parlare Benedetto XVI: Sappiamo da dove ha origine la menzogna, sappiamo che il terrore di Parisi e soci era che Benedetto affermasse da quel pulpito che l’uomo non discende dalla scimmia. Sappiamo che per loro questa sarebbe una teoria scientifica… Ma non lo è, esattamente come NON lo è quella secondo cui sarebbe in atto un surriscaldamento globale per cause antropiche.

.

Nobel a orologeria green.

Se leggete bene le motivazioni dell’assegnazione degli odierni premi Nobel per la Fisica, capirete che non è un caso che sia rispuntata Greta, che Draghi minacci misure pesanti, che le bollette aumentino. In pratica questa pagliacciata segna la fine dell’emergenza Covid e l’inizio del ritorno in campo della più colossale di tutte le bufale mai escogitate per colpevolizzare l’uomo cattivo, farlo sentire in colpa, punirlo e farli credere di essere il cancro del pianeta, ovvero la teoria antiscientifica del Global Warming per cause antropiche, portata avanti da think tank paramassonici per scoraggiare dal fare figli. Questo gnosticismo di ritorno non è altro che un elemento della battaglia antiumana in corso, di chiara matrice satanica, che ha come nemico unico l’uomo.
Leggo che uno dei vincitori del Nobel, “Manabe, oggi novantenne, è colui che ha dimostrato negli anni ’60 la relazione tra l’aumento della concentrazione di anidride carbonica e l’incremento della temperatura”. In realtà questa dimostrazione NON esiste, anzi, è provato “scientificamente” che non c’e nessun legame tra CO2 e temperatura. … “Le ricostruzioni paleoclimatiche, mostrano che per centinaia di milioni di anni non ci sono state correlazioni tra il CO2 atmosferico e la temperatura sulla Terra”. “Nel corso dell’Olocene [l’epoca geologica iniziata circa 10’000 anni fa, ndr] ci sono stati cinque periodi in cui faceva altrettanto caldo, o più caldo, di oggi. Le ricostruzioni paleoclimatiche, mostrano che per centinaia di milioni di anni non ci sono state correlazioni tra il CO2 atmosferico e la temperatura sulla Terra. Il CO2, non è una sostanza nociva, bensì un gas vitale senza il quale la vita sulla Terra non sarebbe possibile. La concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è trascurabile (0,04%) e soltanto il 5% della quantità attuale è dovuta all’uomo”, ha spiegato durante una presentazione tenuta nel quadro del 125º anniversario dell’Università di Friburgo Werner Munter, specialista svizzero di valanghe noto a livello mondiale . «E questo cambierebbe il clima?». Nel mio piccolo seguo questo argomento da una ventina di anni, da quando, cioè, mi sono accorto che mi stavano prendendo per il culo martellando all’inverosimile, attraverso i media, per convincerci che stiamo distruggendo il pianeta. Non abbiate paura, non fatevi condizionare dalla FALSA SCIENZA, l’ha detto Antonino Zichichi, l’ha spiegato bene nell’artocolo che ho postato ieri. L’equazione del clima NON esiste:
“Per descrivere in modo matematicamente rigoroso l’evoluzione del clima, sono necessarie tre equazioni differenziali non lineari fortemente accoppiate. Differenziali vuol dire che è necessario descrivere l’evoluzione istante per istante nello spazio e nel tempo (nel dove e nel quando). Non lineari vuol dire che l’evoluzione dipende anche da se stessa. Esempio: il mio futuro dipende anche da me stesso. Fortemente accoppiate vuol dire che l’evoluzione descritta da ciascuna equazione ha enormi effetti anche sulle altre.Questo sistema di tre equazioni non ha soluzione analitica; il che vuol dire nessuno riuscirà mai a scrivere l’equazione dell’evoluzione del clima. L’unica strada è costruire modelli ad hoc. Un modello matematico non è la verità scientifica ma l’equivalente del dire È così perché l’ho detto io; non a parole, ma scrivendo formule che obbediscono a ciò che io penso sia la soluzione”.
Aggiungo. Che cosa è successo col Covid? A parte le giuste polemiche e i giusti dubbi sulla sua origine e sulle sue conseguenze nel breve, è accaduto che in nome della salute, giustamente, seppure con l’inganno, abbiamo accettato, proni, la sospensione della democrazia, dell’attività parlamentare e della Costituzione. Abbiamo accettato termini bellici come “coprifuoco” e ora accettiamo la tessera fascista, il greenpass, cioè un ricatto per essere degni di sederci a bere un caffè dopo esserci recati al bar su un pullman pieno zeppo di persone per salire a bordo del quale non era necessario alcun certificato di immortalità. Una volta che si accettano i dettami imposti in modo fraudolento dalla “legge”, si crea un precedente e tra un po’, in nome della salute non nostra ma del pianeta, ne vedremo delle belle (si fa per dire).
Con questo post volevo solo motivare l’assegnazione del Nobel 2021.

Blackout.

Semaforo rosso. Che palle, un minuto e mezzo ad aspettare, che noia! Afferro il cellulare e, per inerzia e per abitudine il dito mi finisce sull’icona di Facebook. Che cosa puoi guardare in un minuto e mezzo che ormai è diventato un minuto? Nulla. Che cosa facevo al semaforo quando non possedevo uno Smartphone? Boh, chi si ricorda! Un minuto ma non mi entra Facebook, come mai così lento? Sono preoccupato, come faccio a sapere in tempo reale che cosa ha scritto il mio amico che aveva commentato il post di una mia amica che avevo commentato anch’io, andando contro quel mio amico? Come faccio a lasciare che il semaforo diventi verde se non mi è possibile avere chiara la situazione su facebook? Il semaforo è verde, chissà cosa è successo. Per fortuna anche il semaforo successivo è rosso, io che li voglio sempre verdi e che sono solito accusarli di timidezza, “appena mi vedono diventano rossi” lamento sempre,  con un pizzico di vittimismo e mezzo pizzico di ironia. Stasera no, voglio che siano rossi perché devo assolutamente connettermi e avere sotto controllo la situazione mondiale. Se dovessi andarmene da Facebook chissà cosa accadrebbe. Io, che sono indispensabile al pianeta, decisivo nelle decisioni sullo scacchiere internazionale, come potrei mai abbandonare il pianeta al suo destino?

Nulla, il semaforo è verde ma Facebook non funziona. Anzi, ora mi ha pure sbattuto fuori e, oddio, sono due mesi che non metto la password, qual era? Dunque, questa no, era quella di 10 anni fa, poi l’ho cambiata, ma anche recentemente l’ho cambiata. Vado su Gmail, funziona, è già una bella notizia ma della mail con la password non c’è traccia. 

Ok, o è questa o quest’altra. Provo ma proprio non si riesce a entrare in Facebook. Allora decido di chiedere ai miei amici se anche a loro non funziona, ma i miei amici su WhatsApp non ci sono. Anche WhatsApp è bloccato, come faccio? Oddio, non vorrei mai che si tornasse all’inizio degli anni ’90, che in fondo avevano un loro fascino ma il computer lo usavo per giocare a Prince of Persia, non avevo la pay-tv e il massimo del passatempo casalingo consisteva nel guardare il Costanzo show fino all’una di notte. Ora Costanzo, che prima pronunciava il 70% della consonanti e il 90% della vocali, è sceso sotto la soglia di ciò che può definirsi linguaggio umano, è inascoltabile e non c’è tutte le sere, credo. Che faccio, mi guardo una trasmissione sulla politica sapendo che non potrò sfogarmi su Facebook, quindi dovrò tenermi dentro la rabbia che si accumula nel mio cervello quando ascolto per più di 30 secondi Vladimiro Guadagno che si fa chiamare Luxuria o Floris, chiedendomi se sia genitivo, ablativo o un detersivo?

È tardi, Facebook e WhatsApp non si fanno vivi, sono preoccupato e penso a cosa accadrà quando una mattina mi sveglierò, troverò tutto chiuso, social, mail, siti, e mi accorgerò che Prince of Persia non gira su Windows 11…