Tanti sono i ricordi di Benedetto XVI pubblicati a raffica in queste ore. Tante sono le considerazioni, spesso dovute a ragionamenti che poco hanno a che fare con la fede in Cristo. Troppi sono i soliti peana a babbo morto, in questo caso a Papa morto, alcuni ridicoli pronunciati da gente che corre sul carro funebre del vincitore (Benedetto XVI ha vinto nell’ora dell’inizio della sua nuova vita) pur non avendone mai condiviso l’impostazione cattolica (cosa che non deve più essere considerata così scontata nel 2023). Leggo che qualcuno urla al complotto perché la salma di Ratzinger è stata composta con scarpe nere e non rosse. Altri dicono che il morto non è lui perché non assomiglia a Joseph in vita. Altri dicono, come previsto, che ora la sede è vacante, e non si riferiscono a quella del papa emerito. Alcuni si stanno ancora stracciando le vesti perché accanto al corpo di Ratzinger c’è un albero di Natale. Poi ci sono i soliti che lo accusano di modernismo, ma non si capiscjjje bene che cosa intendano, siamo sempre comunque al livello delle scarpe rosse. Di fatto a me interessa sottolineare due cose: 1) Papa (emerito) Ratzinger è tornato alla casa del Padre l’ultimo giorno dell’anno, San Silvestro. Il Papa che nel Padrone del Mondo salva la Chiesa e torna in terra santa è Silvestro III. Questa coincidenza e il fatto che San Silvestro termini l’anno e quindi un’epoca mi fa pensare che stia accadendo qualcosa di tragico ma anche di straordinario, cioè il passaggio a una nuova era, al compimento dei segreti di Fatima. Ma non voglio commettere per l’ennesima volta l’errore di cercare di capire le profezie, tantomeno di ipotizzare che presto sarà il tempo dei segreti di Medjugorje. 2) la seconda cosa che mi interessa e che mi fa sembrare inutile tutto il resto, è l’ultima frase detta da Papà Ratzinger prima di morire: Gesù ti amo. Ciò che vedeva chiaramente da uomo, da papa e da teologo è ciò che ha visto e sentito nell’ora del distacco. Gesù ti amo e insieme inizieremo una nuova storia. Tutto il resto sono scarpe rosse e sedi vacanti, ovvero dita troppo osservate da chi non è in grado di vedere ciò che stavano indicando, ovvero la via della santità, unico scopo della Chiesa sulla terra.
Sentenza obbrobrio.
Non pubblico mai nulla sul mio sito, ormai è più utile il social, i siti blog sono superati, bisogna fare “fatica” per accedervi, i social rispondono all’esigenza dal fretta.
Pubblico questo commento alla sentenza di condanna a un anno e sei mesi a quel tifoso che a Empoli diede un puffetto sul sedere alla giornalista Greta Beccaglia in diretta in occasione di Fiorentina Empoli dell’anno scorso.
Oggi Facebook mi ha contestato il post bloccandomi l’account per una settimana perché istigherebbe all’odio. Non ho accettato la decisione e mi hanno “liberato” scusandosi, ma di fatto il vero scandalo è che un azienda americana che invade il pianeta intero faccia da censore e decida che cosa si può dire e che cosa no.
Comunque questo è il testo del post:
Ha totalmente ragione Cruciani. È roba da repubblica delle banane, da stato etico barzelletta, colpirne uno per educarne 100. È uno schifo totale, significa che qualsiasi gesto può diventare violenza, e significa che se tutto è violenza sessuale, niente più sarà violenza sessuale. Equiparare un buffetto goliardico, nemmeno una manata con approccio da maniaco o un abbraccio con bacio estorto o roba del genere, che già sarebbero altrorispetto alla violenza sessuale, nemmeno tutto ciò, ma un semplice tocco per fare il cretino davanti alle telecamere, alla violenza, è assurdo. E se ci fosse il ddl Zan e la giornalista avesse dichiarato di essere lesbica? Con Scalfarotto e Zan l’Italia ha rischiato di molto peggio, ma non c’è bisogno di psicoleggi da regime sovietico, ormai la creatività giudiziaria ha rotto gli argini del buonsenso, è uno schifo! E diffido colui che stravolge il senso dei miei post dallo stravolgere anche questo, non ci provare! Non è un bel gesto toccare il sedere a una donna, io non difendo quel tifoso, ma questa sentenza è un avvertimento: attenzione, il codice penale non c’è più, è stato fagocitato dallo scimmiottamento del diritto anglosassone, dal caso che fa giurisprudenza a prescindere. Da oggi questa sentenza potrà essere usata per comminare pene simili per gesti simili. Se un ragazzo un discoteca ci proverà in modo innocente con una ragazza, magari tentando di baciarla, questa sarà considerata violenza sessuale. Se qualcuno farà un apprezzamento a una persona dell’altro sesso, in qualsiasi contesto, costui sarà passibile di denuncia, processo e condanna. Se è violenza sessuale un buffetto, una fottutissima toccatina, un tentativo di abbraccio è uno stupro?
Sia ben chiaro, non difendo il ragazzo, lo ripeto ancora per il farneticante soggetto che mi diffama, e personalmente, per timidezza oltre che per educazione, io non ho mai agito così, ma dico che è uno schifo. Si parla di Iran, ebbene, non è che quel che è successo in Italia sia molto differente, fatte le debite proporzioni tra stato democratico e follia totalitaria. Se poi trovi un avvocato che vuole farsi pubblicità (dico in generale perché non so niente di questo processo) o un giudice, magari donna e femminista, allora il diritto diventa ideologia ed è la fine, è la Sharia, con la differenza che almeno la Sharia prevede pene disumane ma certe per atti abbastanza definiti e identificabili. Poi c’è l’aspetto TV e il processo mediatico. In Italia la giustizia è morta con Mani Pulite e coi processi televisivi.
ELOGIO DELLA FOLLIA E ALCUNI QUESITI
di Mario Adinolfi
La tragedia del nostro tempo è che l’unico coerente, che sta dicendo la verità come un grillo parlante alla Pinocchia bionda che s’è trasformata in atlantista-europeista-nemicadellarussia solo per andare a Palazzo Chigi, è Berlusconi nei suoi frammenti registrati molto più veri dell’orrida intervista al Corriere della Sera con cui qualche scrivano passando una velina prova a correggere il tiro. Quello che dice Berlusconi ai suoi parlamentari riuniti è tutto vero. Ed è vero che la cosiddetta invasione russa dell’Ucraina è una risposta ad una richiesta di indipendenza del Donbass da Kiev che Zelensky aveva represso nel sangue con il ruolo decisivo dei nazisti di Azov. Perché ad analoghe richieste secessioniste (Slovenia e Croazia dalla Jugoslavia, Kosovo dalla Serbia, Kurdistan dalla Turchia, Palestina da Israele solo per fare alcuni esempi) viene riconosciuta legittimità fino a sostenerne gli atti violenti che hanno mirato o mirano all’indipendenza, mentre le popolazioni del Donbass non hanno diritto a un aiuto militare? Perché se Sarkozy bombarda la Libia per far saltare Gheddafi o Bush invade l’Iraq per uccidere Saddam, non sono equiparati a Putin? Perché Putin è Hitler e Obama che bombarda Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen vince il premio Nobel per la Pace? Perché gli Azeri possono attaccare i cristiani armeni, perché l’Arabia Saudita può fare carne di porco in Yemen, senza che nessuna sanzione o fornitura d’armi ai resistenti siano tra le conseguenze? Perché se assalto Capitol Hill sono un golpista a cui sparare altezza uomo (uccidendo anche donne) ma se uso la piazza per EuroMaidan per operare un golpe che rovescia il governo legittimamente eletto dell’Ucraina sono un sincero democratico sostenuto dalla comunità internazionale? Ha ragione il grillo parlante. Ma tutti questi interrogativi senza risposta risuonano nel silenzio assordante di chi vuole solo far passare Berlusconi per pazzo. E forse davvero è pazzo. Ma ha ragione.
Questa analisi di Mario Adinolfi merita di essere conservata e consegnata ai posteri. Essere anticonformisti oggi sull’Ucraina è difficile, tuttavia qualcuno ne ha il coraggio.
Putin e Biden
Ciò che ha detto ieri Putin, le analisi di Dugin e di Kirill, non mi sembra che in tutte quelle affermazioni sullo stato di salute dell’occidente ci siano troppe virgole fuori posto. Così come invece tutto è fuori posto nella politica di Biden, nelle mosse sbagliate dell’Europa, nella spregiudicatezza di Zelensky che manda al massacro i suoi connazionali facendo il presidente in conto terzi, sapendo che alla fine della tragedia, calato il sipario, negli USA lo aspettano ponti d’oro. “Quindi stai con Putin?”. Mi sono spesso sentito dire ciò in questi mesi, anche da persone amiche che condividono i miei stessi ideali. E la cosa mi ha fatto cadere le braccia, mi sarei infatti aspettato da alcuni delle analisi un po’ più approfondite, giuste o sbagliate ma derivanti dall’uso della propria testa, non dall’accensione della TV. NON sto con Putin, e anche se fosse, il mondo non cambierebbe, forse invece cambierebbe in peggio se, caduto Putin, il suo posto fosse occupato da qualche fanatico e se la Russia si sciogliesse in tanti stati e in più di uno ci fosse una stanza dei bottoni per un attacco nucleare. Allora sì dovremmo temere davvero, allora sì sarebbe dura tenere al guinzaglio tutti. Finché c’è Putin la Russia è una e la puoi tenere unita solo con soluzioni nazionaliste. Ecco perché la guerra in Ucraina, ecco perché è inconcepibile che si siano violati degli accordi che prevedevano che la Nato stesse alla larga dai confini russi. Ecco perché una guerra, iniziata con un colpo di stato spacciato per rivoluzione del popolo dalla mala informazione occidentale. È per questo giusta la guerra? NO! Questa è solo una analisi, credo obiettiva, e credo che solo facendo il punto della situazione partendo dalla A per arrivare alla Z (lettera che va di moda in questo conflitto), si possa giungere a una soluzione. Ma chi non vuole arrivarci? Chi vuole tenere sotto scacco il mondo? Chi non capisce che basterebbe poco per trovare un accordo? Secondo me non è Putin. Ma perché questo odio nei suoi confronti, iniziato almeno 10 anni fa? Perché il mainstream considera nemici pericolosi Putin, Duda, Bolsonaro, Trump, Salvini ieri, la Meloni oggi? La risposta alla domanda sta nelle analisi di Putin, Dugin e Kirill. Le analisi sono quasi perfette le risposte sono completamente sbagliate. Se ci pensiamo bene sono il frutto di uno scisma, e qui si potrebbe iniziare un discorso che mi appassiona: da dove derivano le peggiori sciagure della storia, le ideologie malefiche, i personaggi più sanguinari? Quasi sempre dall’abbandono di Roma, dalla Madre Chiesa. La natura degli scismi è satanica, così come ogni abiura: “Chi non è con me è contro di me”, da questa sentenza non si scappa.
Il piano della sinistra radicale.
“Vogliono le materne di stato obbligatorie per fare lo svezzamento al conformismo. Lo chiede il segretario del PD Letta. Non per insegnare a leggere e scrivere prima, ma per anticipare il lavaggio del cervello come già succede nelle scuole in America, Canada e in tutto il Nord Europa, dove le materne sono state trasformate in centri di rieducazione. Soltanto chi non ha occhi per vedere o cervello per capire può negare che siamo di fronte a un gigantesco assalto all’educazione occidentale”
(Giulio Meotti)
La follia del giorno.
Il virologo Fabrizio Pregliasco: «La cravatta trasmette germi, non va indossata».
Poi ha rincarato la dose: «Appartiene a uno stile vecchio, ormai superato».
Mons. Viganò e la verità sull’Ucraina.
Praised be Jesus Christ. Cari amici, il Generale Michael Flynn mi ha chiesto di intervenire con un messaggio al vostro rally. Ho accettato volentieri la sua proposta, perché desidero rivolgervi il mio saluto e incoraggiarvi in questo risveglio delle coscienze. Se vi risvegliate, è perché finora qualcuno vi ha costretti a dormire, vi ha narcotizzato, vi ha distratto da quello che stava tramando, per poter continuare indisturbato nella sua azione criminale. Leggi tutto “Mons. Viganò e la verità sull’Ucraina.”
Orwell 2022
Dopo aver letto la notizia dell’introduzione della “patente etica” a Bologna. Leggi tutto “Orwell 2022”
Fatima e la guerra.
In questi giorni leggo titoloni su Papa Francesco che consacrerà la Russia al Cuore Immacolato di Maria, sento che si parla di Fatima nelle trasmissioni serali sulla guerra e, come se niente fosse, i media danno per scontato che Leggi tutto “Fatima e la guerra.”
Regime.
Una considerazione. Su Facebook si può dire ciò che si vuole, quasi tutto. Ma quali sono state le quattro grandi censure con relativi avvisi correttivi, blocchi e sospensioni degli account? Leggi tutto “Regime.”