Scopro ora che stasera RAI 1 ospitava la replica di una replica di una replica della replica di uno spettacolo replica di Roberto Benigni. Leggi tutto “Soffia il Ventotene, urla la bufera.”
Dopo Sanremo, il caso Giorgia.
Adesso me ne vado a fare altro ma non potevo non soffermarmi un po’ sul nuovo canale RAI, di tutto di più: Tele Giorgia. In studio dalla pur brava Caterina Balivo, nell’ordine, il papà di Giorgia, ospite fisso da settimane prevedendo una vittoria facile, la mamma di Giorgia, ex moglie del papà della cantante e, rulli di tamburo.. la zia!!! Dico la zia. Prossimamente sono attesi il cugino, la portinaia, il lattaio e il commercialista. Che brava, ha pianto ma era spontanea (excusatio non petita), l’ultima volta l’ho vista piangere da bambina, il suo primo sorriso, il suo secondo miracolo, se fossi stato lì sarei corso sul palco per abbracciarla, Giorgia è buona, santa, va a fare la spesa, parla con tutti. Mi viene un dubbio da sliding doors: se al posto di Conti ci fosse stato Amadeus, coi vecchi parametri chi avrebbe vinto? Giorgia è sempre stata in testa per stampa e radio, poi ha perso. Forse potremmo chiederci come mai. Forse perché stampa e radio seguono altri parametri? Il solo dire che stampa e radio l’avevano incoronata regina significa una sola cosa, che qualcosa sta cambiando, cioè che il quarto potere sta, volesse il cielo, perdendo quota. Non solo. Se Giorgia perde quota col televoto significa che è una sconfitta democratica. Quindi Giorgia, che tanto ha fatto la spavalda contro Giorgia Meloni, approfittando dell’assist fornitole per farsi bella col pazzo mondo dem che fa il bello e cattivo tempo nello spettacolo, avrà forse capito che il voto democratico, non quello dell’elite delle giurie, ha stabilito che la sua canzone sia solo sesta?
Sanremo 2025
Appurato che di Giorgia, quella senza cognome, non me ne può fregare mezza mazza e che sesto è anche troppo, anzi, è un vilipendio a Jannik Sinner che a Sesto ci vive, alludo ovviamente alla frazione di San Candido, poiché non si fa altro che parlare di Giorgia ed esaltarne le virtù taumaturgiche, vorrei invece ricordare colui che è entrato in conclave già papa e, come vuole la tradizione, ne è uscito nemmeno cardinale, cioè Simone Cristicchi. Come mai? È evidente, da anni i compagni gli fanno la guerra, Simone Cristicchi ha osato parlare di Foibe, quelle buche carsiche dove i partigiani comunisti titini gettarono migliaia di italiani non graditi. Cristicchi poi è pure recidivo, infatti un paio di anni fa si schierò contro l’utero in affitto. Figuriamoci, i media di sinistra l’hanno bullizzato alla grande, insultato, gliene hanno dette di ogni. A differenza di Giorgia piagnucolante lui non ha reagito. Ma lui è un signore.
Oliviero Toscani e gli osanna di un mondo malato.
Bando all’ipocrisia. Oliviero Toscani era una persona pessima per le provocazioni spesso blasfeme, per le idee malate, per la maleducazione: Leggi tutto “Oliviero Toscani e gli osanna di un mondo malato.”
Ciò che di edificante resta del 2024
Cassonetti, occhi e amministratori miopi
A Brescia abbiamo degli amministratori talmente intelligenti da presumere che applicando degli adesivi ai cassonetti con la scritta “io ti vedo” la gente la smetta di buttare la spazzatura fuori dai cassonetti stessi. Leggi tutto “Cassonetti, occhi e amministratori miopi”
Trump nel segno di Maria.
Donald Trump andrà a Parigi per l’inaugurazione della restaurata cattedrale di Notre Dame. Leggi tutto “Trump nel segno di Maria.”
Giorgia Meloni
Sono sempre più orgoglioso di avere votato per Giorgia Meloni e sono sempre più stupito nel constatare la differenza abissale tra lei e la leader della sinistra. Leggi tutto “Giorgia Meloni”
Ricordo di Luciano Bettoni
Stamattina appena alzato ho dato un’occhiata a Facebook e subito sono andato sulla pagina di Luciano per vedere come stava. Leggi tutto “Ricordo di Luciano Bettoni”
Amarcord.
Pubblico questo mio post del 2021 solo perché mi è apparso su facebook e, lo ammetto, mi piace. Leggi tutto “Amarcord.”