Putin e Biden

Ciò che ha detto ieri Putin, le analisi di Dugin e di Kirill, non mi sembra che in tutte quelle affermazioni sullo stato di salute dell’occidente ci siano troppe virgole fuori posto. Così come invece tutto è fuori posto nella politica di Biden, nelle mosse sbagliate dell’Europa, nella spregiudicatezza di Zelensky che manda al massacro i suoi connazionali facendo il presidente in conto terzi, sapendo che alla fine della tragedia, calato il sipario, negli USA lo aspettano ponti d’oro. “Quindi stai con Putin?”. Mi sono spesso sentito dire ciò in questi mesi, anche da persone amiche che condividono i miei stessi ideali. E la cosa mi ha fatto cadere le braccia, mi sarei infatti aspettato da alcuni delle analisi un po’ più approfondite, giuste o sbagliate ma derivanti dall’uso della propria testa, non dall’accensione della TV. NON sto con Putin, e anche se fosse, il mondo non cambierebbe, forse invece cambierebbe in peggio se, caduto Putin, il suo posto fosse occupato da qualche fanatico e se la Russia si sciogliesse in tanti stati e in più di uno ci fosse una stanza dei bottoni per un attacco nucleare. Allora sì dovremmo temere davvero, allora sì sarebbe dura tenere al guinzaglio tutti. Finché c’è Putin la Russia è una e la puoi tenere unita solo con soluzioni nazionaliste. Ecco perché la guerra in Ucraina, ecco perché è inconcepibile che si siano violati degli accordi che prevedevano che la Nato stesse alla larga dai confini russi. Ecco perché una guerra, iniziata con un colpo di stato spacciato per rivoluzione del popolo dalla mala informazione occidentale. È per questo giusta la guerra? NO! Questa è solo una analisi, credo obiettiva, e credo che solo facendo il punto della situazione partendo dalla A per arrivare alla Z (lettera che va di moda in questo conflitto), si possa giungere a una soluzione. Ma chi non vuole arrivarci? Chi vuole tenere sotto scacco il mondo? Chi non capisce che basterebbe poco per trovare un accordo? Secondo me non è Putin. Ma perché questo odio nei suoi confronti, iniziato almeno 10 anni fa? Perché il mainstream considera nemici pericolosi Putin, Duda, Bolsonaro, Trump, Salvini ieri, la Meloni oggi? La risposta alla domanda sta nelle analisi di Putin, Dugin e Kirill. Le analisi sono quasi perfette le risposte sono completamente sbagliate. Se ci pensiamo bene sono il frutto di uno scisma, e qui si potrebbe iniziare un discorso che mi appassiona: da dove derivano le peggiori sciagure della storia, le ideologie malefiche, i personaggi più sanguinari? Quasi sempre dall’abbandono di Roma, dalla Madre Chiesa. La natura degli scismi è satanica, così come ogni abiura: “Chi non è con me è contro di me”, da questa sentenza non si scappa.

Mons. Viganò e la verità sull’Ucraina.

Praised be Jesus Christ. Cari amici, il Generale Michael Flynn mi ha chiesto di intervenire con un messaggio al vostro rally. Ho accettato volentieri la sua proposta, perché desidero rivolgervi il mio saluto e incoraggiarvi in questo risveglio delle coscienze. Se vi risvegliate, è perché finora qualcuno vi ha costretti a dormire, vi ha narcotizzato, vi ha distratto da quello che stava tramando, per poter continuare indisturbato nella sua azione criminale. Leggi tutto “Mons. Viganò e la verità sull’Ucraina.”

Un Presidente USA e getta.

Ho come l’impressione che la crisi ucraina non sia altro che una messa in scena per lanciare una scialuppa di salvataggio a Biden e allo sporco mondo delle élite che l’hanno fatto eleggere. Il primo anno alla Casa Bianca è stato, a detta di tutti, democratici compresi, un disastro. L’indice di gradimento del Potus è sceso al 33% e a fine anno ci saranno le elezioni di medio termine che, in caso di vittoria repubblicana, e si potrebbe dire trumpiana, visto che il nuovo partito repubblicano non ha nulla a che fare col vecchio, sarebbe per Biden la fine e per le élite che lo controllano e che dettano legge in Europa una sciagura. Ecco che allora questi personaggi, come sempre aiutati dai media a essi funzionali, stanno cercando di ridare ossigeno a Sleepy Joe. Come? Puntando sull’atavico sentimento di odio verso il nemico russo. Biden fa la voce grossa con Putin, Putin sembra non avere intenzione né interesse a una guerra in Ucraina, tuttavia ribadisce di non accettare che entri a far parte della Nato, con conseguente installazione di basi missilistiche a un passo dalla Russia. In occidente si richiamano in patria cittadini e diplomatici, si fa finta di essere convinti che sia imminente un attacco russo. L’altro giorno Biden ha lasciato intendere che un “piccolo” intervento militare russo non avrebbe avuto conseguenze, sembrava che lo invocasse, per poi ergersi a mediatore e, grazie ai media internazionali corrotti, uscirne vincitore e sollevare le proprie sorti e quelle della cupola mondiale, dalla banda del Deep State, passando per l’Unione Europea attraverso le lobby massoniche del “nuovo umanesimo” che sappiamo quali partite e in quali campi stiano giocando ormai da anni.

Noto che altri hanno fatto delle considerazioni simili, mi fa piacere, sono convinto che questa analisi non sia del tutto campata per aria. Sono altresì convinto che le elezioni di medio termine saranno una svolta che metterà a nudo il nulla cosmico di quello che Marcello Veneziani ha chiamato transcomunismo.

Benvenuti in Draghistan!

Se ci sono due positivi in una classe, i vaccinati vanno a scuola, i non vaccinati stanno a casa in dad. Molti insegnanti sono a casa, nelle segreterie manca personale e se non possono mantenere il servizio chiudono. Gli insegnanti devono tenere il conto col pallottoliere cercando di non sbagliare. Parecchi insegnanti non ci sono, non perché positivi al virus ma perché, siamo in gennaio, NON sono ancora stati nominati. Una mia nipote dopo 4 mesi di scuola NON ha ancora l’insegnante di Scienze… I presidi chiedono la dad per tutti per 15 giorni, a questo punto sarebbe la scelta più sensata. Molti ragazzi non vaccinati non possono prendere i mezzi pubblici, pur avendo pagato l’abbonamento annuale che nessuno risarcirà, e i genitori devono portare a scuola e prelevare i suddetti ragazzi, il che può funzionare uno, due giorni la settimana, ma non sempre, perché pare che la gente debba pure lavorare. Se per creare questo caos c’era bisogno di Mario Draghi, forse era meglio lasciarlo dove era nella sacra stanza degli illuminati. Quando presentarono Draghi, il messia acclamato da tutti, dissero di lui che ha un grande pregio: è un pragmatico.

Ora, se Draghi è un pragmatico, ciò significa che la pratica prevale sulla teoria e che, come diceva mia nonna “val pü sè un andà che cent andemm”, significa che o ha un piano che noi comuni mortali tardiamo a comprendere, oppure che è davvero pragmatico e sta mettendo in atto un progetto criminale ai danni dell’Italia, eterodiretto da chi vorrebbe (e lo sta facendo) comprarsi il Belpaese. Il tutto con la compiacenza e la connivenza di TUTTI i media e di quasi TUTTI i politici. È superfluo aggiungere i nani e le ballerine, che per definizione sono già giullari di regime con la lingua ai piedi del principe, intenti a renderlo felice in cambio della mano della figlia che si chiama, ovviamente, Moneta…

Siamo in presenza di una colossale truffa, di una corruzione spirituale, probabilmente anche materiale, perché sennò non si spiega tutto ciò che sta accadendo, che forse non verrà presto alla luce. Perché questo mega esperimento sociale sull’Italia, unico Paese al mondo ricattato dal terrorismo mediatico, di fatto è riuscito! Non serve protrarlo, la gente si sveglia. Per riaddormentarla basta mandarla in piazza con le bandiere a festeggiare la grande vittoria. Non vediamo l’ora che tutto finisca. Ora la corda è tirata al massimo ma non si spezzerà. Tra un mese, un paio di mesi, quando la corsa naturale del virus modificato gli restituirà la sua struttura originaria, innocua e influenzale (che Omicron quasi sia a quel punto lo dicono pressoché tutti!), le trombe mediatiche, il nuovo presidente della Repubblica, annunceranno: abbiamo vinto! Ovviamente grazie a Draghi, grazie a Speranza, grazie a Burioni, grazie al governo, grazie ai media, grazie soprattutto ai migliori, che si sentiranno orgogliosi e gratificati di tale assegnazione di meriti, cioè i vaccinati con tutte o quasi le dosi. Ce ne sarà abbastanza per andare a votare, creare una specie di coalizione eterodiretta ovviamente dagli euro massoni, in cui ai partiti benemeriti che hanno sostenuto Draghi verrà dato il “giusto” compenso, e vissero felici e contenti, in attesa della prossima emergenza. Perché il greenpass NON finisce qui, una volta inventato e accettato a 90⁰ dalle masse, nel nome di una salvezza che poco ha a che fare con tutto ciò.

E cosa accadrà poi? Chi lo sa?! A mio parere si va dritti verso la tesserina, ovviamente green, con tutti i nostri dati, che servirà come bancomat, come patente, carta d’identità, tessera sanitaria, e per accedere alle manifestazioni pubbliche, essendo sempre tracciati. All’inizio non sarà obbligatorio averla, chi si opporrà verrà apostrofato come no prog, contro il progresso, e chi la accetterà godrà di favolosi sconti al supermercato, sulle bollette, sulle multe. Ma come, diranno i Fedez e le Ferragni di turno, con quella tessera saremo tracciati, così non ci saranno errori giudiziari, potremo dimostrare la nostra innocenza, verrà abolito il contante e non circolerà più denaro in nero, sconfiggeremo la mafia, come si fa a non volere un mondo migliore? Il 90% degli italiani accetterà, dimenticandosi della 13ª dose di Pfizer, ma sorgerà un problemino: molti si permetteranno di uscire di casa senza tessera, e allora come fare per avere sotto controllo la situazione? Epilogo: microchip sottocutaneo!! Non se ne parlava da anni per far sì che entrasse nel linguaggio comune, inizialmente dando dei complottisti terrapiattisti a coloro che osassero nominarlo, poi man mano ammettendo che in alcuni paesi mega avanzati a nord si stava diffondendo? A quel punto il modello cinese della patente etica, del controllo perenne dei cittadini, diventerà realtà. Ma la storia non finirà qui, grazie al cielo “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, “le bugie hanno le gambe corte” (come il ministro) e, soprattutto, “non tutte le ciambelle escono col buco”, perché sarà il ritorno alla fede a sconfiggere questo piano chiaramente di matrice satanica e anticristica.

Migliori e peggiori.

In risposta a un post di Costanza Miriano su virus, vaccini e greenpass.

Purtroppo Costanza, constato quotidianamente che il tema famigerato è divisisissimo e ha fatto saltare alcuni miei schemi mentali che erano supportati da anni e anni di esperienza, cioè di realtà. In pratica all’improvviso mi sono trovato in sintonia con Massimo Cacciari e in disaccordo con gente con cui ero d’accordo praticamente su quasi tutto. Ho notato però che chi si arrabbia in modo esagerato con improvvisa comparsa di schiuma, appartiene in toto alla squadra A, e io, che non faccio parte né di quella né della B ma cerco di capire, vado confusamente a momenti. I cosiddetti scienziati dicono A, ma ci sono altri scienziati che dicono B. Uno di loro era un premio Nobel, e non potendo dare addosso a Nobel si è stabilito che l’ex Nobel è rincoglionito. Ma siccome ci sono altri scienziati B, non potendo essere tutti rincoglioniti, è stata istituita la categoria degli scienziati “migliori”. Ovviamente gli altri sono “peggiori”, e quelli che danno loro la patente sono di solito dei giornalisti, ovviamente migliori, da non confondersi coi giornalisti peggiori che dicono essere scienziati migliori quelli che sono peggiori. A mio parere ne sta scaturendo una variante confusa che a forza di frequentare Burioni e Severgnini avrà una crisi di identità e, con grande giubilo della Boldrini, dira di essere virus fluid, di non sentirsi più virus ma influenza stagionale. E (se Dio vuole) vissero felici e contenti.

Bolsonaro, come viene trattato chi combatte la “cupola”.

Era il mese di settembre dell’anno 2018: in piena campagna elettorale per eleggere il presidente del Brasile, il candidato Jair Bolsonaro subì un attentato, una coltellata all’addome inferta da un simpatizzante di Lula, l’ex presidente tanto caro alla sinistra democratica e cattocomunista, condannato a 12 anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio, famoso per aver affermato “il mio partito pro aborto non esisterebbe senza la teologia della liberazione” e per avere criticato Benedetto XVI che implicitamente suggerì ai cattolici brasiliani di non votarlo in quanto abortista, il cui partito fu addirittura additato come “partito della morte” da alcuni vescovi coraggiosi. Bolsonaro fu ferito una prima volta da quella coltellata. Dovette sospendere la campagna elettorale, guarì, fu eletto e dal 1 gennaio 2019 è il Presidente del Brasile. Quando in un suo tweet a fine 2020 affermò che “per quanto dipende da me e dal mio governo, l’aborto non sarà mai legalizzato in Brasile”, la ferocia anticristica della sinistra mondiale e di tutti i “partiti della morte”, schiumò rabbia all’inverosimile. Non riuscivano a capacitarsi del fatto che un cattolico, considerato ovviamente di “estrema destra” da tutti i lacchè del pensiero unico e triste, potesse permettersi di interrompere l’avanzata del “progresso”. Anche in Vaticano iniziò la guerra al presidente verde-oro, che infastidito dalla convocazione del “creativo” sinodo sull’Amazzonia, decise di non incontrare Papa Francesco, che invece abbracciò l’abortista Lula che, alla sua uscita dal carcere, entusiasta, affermò che insieme si battevano “per un mondo più giusto”, probabilmente con alcune deroghe riguardanti corruzione, riciclaggio e pure l’aborto…

Bolsonaro divenne il bersaglio di tutta la bella gente mondiale e mondialista che lo accusò di voler distruggere l’Amazzonia. Tiggì e media di regime trasmettevano le immagini degli incendi boschivi, che in un’area vasta 22 volte l’Italia sono di routine, e ovviamente la colpa era di Bolsonaro! Arrivarono persino a trasmettere immagini sì amazzoniche ma extra brasiliane, perché probabilmente un cattolico non progressista, anti abortista e di estrema destra è dotato di particolari tecnologici lanciafiamme a gittata infinita. Poi arrivò il Covid e Bolsonaro divenne il responsabile della pandemia. Strano a dirsi, mentre in Italia il governo Conte e i suoi amici negazionisti che abbracciavano il cinese, discriminato perché qualcuno aveva osato affermare che un virus che arriva dalla Cina è cinese, continuavano imperterriti a governare dopo aver gestito malamente la situazione, con tanto di scandalo relativo agli appalti per le mascherine, secondo i media di regime, nel mondo, gli unici cattivoni complici delle virali proteine Spike erano Trump, Johnson, Bolsonaro e Putin. Strano.

Oggi Jair Bolsonaro, a un anno dalle nuove elezioni brasiliane, non può più essere oggetto di attentati di matrice pacifista-luliana-per un mondo più giusto: darebbe nell’occhio. Che cosa prevede allora il banale, scontato, abusato, programma di tutte le sinistre di tutti i Paesi di tutti i tempi? Una bella azione giudiziaria!!! Ed ecco allora una soave commissione d’inchiesta a orologeria, del Senato. “In un rapporto di 1.200 pagine i senatori hanno elencato tutte le mancanze del presidente brasiliano nella gestione della pandemia. Anche se non dovessero avere conseguenze legali, le accuse stanno mettendo ulteriormente in crisi la popolarità del leader di estrema destra: la sua rielezione nel 2022 non è affatto sicura”. Questo il titolo del giustizialista Fatto Quotidiano, in pieno orgasmo ogni volta che il profumo ferroso della ghigliottina aleggia nell’aria. Tra i motivi dell’accusa a Bolsonaro c’è la sua raccomandazione all’uso dell’idrossiclorochina per curare il virus cinese che non è cinese, ovvero il fumo negli occhi per chi oggi si addormenta serenamente la sera contando le dosi vaccinali al posto delle pecorelle. Per la cronaca, Bolsonaro ha pure subìto la giusta e democratica censura sui social, un po’ come era capitato a Trump. Del resto nel mantra dell’ultra tolleranza sinistra “non sono d’accordo con le tue idee ma darei la vita affinché tu le possa esprimere”, si parla chiaramente di vita, non di WiFi o roba del genere.

Staremo a vedere come proseguirà questo processo, e comunque Bolsonaro è anche responsabile del Global Warming, infatti la dea Greta l’ha da tempo iscritto al registro degli inquinanti. Ma lui le ha risposto per le rime: “Sbalordisce la quantità di copertura che la stampa offre a quella mocciosa”. Set, game, match!

Nota bene. Tra gli inquisitori del Presidente brasiliano c’è un giudice della Corte Suprema, Luis Roberto Barroso, già avvocato difensore dell’ex terrorista italiano, Cesare Battisti.

Pensiero tristemente unico.

Ieri ho espresso un mio parere sul motivo che ha spinto la giuria svedese ad assegnare il Nobel per la Fisica ai tre “scienziati”, uno dei quali, Giorgio Parisi, venne alla ribalta in occasione del veto oscurantista del mondo accademico della Sapienza per impedire a Papa Ratzinger di accedere a quell’ateneo (tra l’altro fondato da Bonifacio VIII nel 14º secolo, cioè in pieno Medioevo che i cialtrones laicisti che la “occupano” sostengono essere stati “anni bui”, probabilmente pensando al proprio curriculum). A 24 ore da quelle considerazioni ecco apparire questa lettera “capolavoro” sul Giornale di Brescia (che come sapete è un mio punto di riferimento che ha la pretesa di capire il mondo partendo da casa mia). Un lettore scrive le cose che sappiamo contro la teoria del surriscaldamento globale per cause antropiche. Spiega che non esiste alcuna relazione tra CO2 e clima, cita Zichichi e il fatto che non esiste l’equazione del clima, spiega che il CO2 è nutrimento per le piante ed è necessario per far sì che producano ossigeno. Cita Zichichi e… parte la pappardella di G.C., credo sia Gabriele Colleoni, vice direttore. Su che cosa si basa la pappardella? È molto semplice, sul nulla! Infatti, da ieri, sarà ancora più difficile smontare la clamorosa bufala, la più grossa fake news della storia, perché G.C. o chi per esso, ovvero coloro che sono costretti a dire ciò che la maggioranza ha ormai deciso che sia la verità, avrà vita ancora più facile: basterà loro affermare che “c’è un pericoloso global warming, come hanno stabilito i Nobel per la Fisica del 2021”. E chi diavolo sei “TU” per dire che hanno torto?

Beh, allora io farei ancora un salto alla Sapienza, all’oscurantismo di quei caproni che non lasciarono parlare Benedetto XVI: Sappiamo da dove ha origine la menzogna, sappiamo che il terrore di Parisi e soci era che Benedetto affermasse da quel pulpito che l’uomo non discende dalla scimmia. Sappiamo che per loro questa sarebbe una teoria scientifica… Ma non lo è, esattamente come NON lo è quella secondo cui sarebbe in atto un surriscaldamento globale per cause antropiche.

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