In pratica Giorgetti ha fatto un discorso ciellino e Vittadini ha confermato che CL non c’è più. Per fortuna ci sono ancora i ciellini e per fortuna molti che all’inizio facevano fatica a prendere atto della spiacevole situazione, si sono “accorti”. E’ questa una garanzia per il futuro, prima o poi Comunione e Liberazione tornerà a essere una voce determinante e a esprimere pareri profetici. Se la sinistra non attacca più CL, è evidente che non fa più paura. Vittadini per rispondere a Giorgetti si aggrappa ancora a Giussani in un disperato tentativo di affermare “ci siamo”, ma quel che ha detto l’altro ieri sulle Unioni Civili è evidente che fa il verso alle dichiarazioni dell’anno scorso sulla scuola. La parola d’ordine è diventata “dialogo” inteso come appiattimento delle identità. Ma allora che senso ha sopravvivere come “comunione e Liberazione”? Che differenza c’è con qualsiasi altro gruppo culturale religioso ma anche no???
Dice il Saggio.
Dice il saggio… Alla fine degli episodi di Nick Carter, l’investigatore dei cartoni anni ’70, c’era il cinese, il cui nome ho sulla punta della lingua ma non mi viene, che traeva le conclusioni, cioè la morale della favola. Dice il saggio, chi gioca con la bomba, finisce nella tomba. Questo finale lo ricordo bene (la storia dell’episodio no).
Ebbene, oggi un tale Antonio Saggio ha spiegato che il ponte crollato a Genova era stato progettato per sostenere un quarto del peso a cui era sottoposto.
Nelle fiabe di Nick Carter si faceva riferimento a un saggio che rappresentava un po’ il buonsenso popolare, facendo la caricatura dei detti cinesi, spesso abbastanza banali.
Buonsenso popolare che ha spinto coloro che hanno partecipato alle esequie pubbliche di alcune delle vittime del crollo ad applaudire Salvini e Di Maio, ovvero due nuovi politici al governo che non parlano politichese ma la lingua della loro nonna e pure della mia.
Poi salta fuori uno che si chiama Saggio e manco dice “l’avevo detto”, che poi ho sempre detestato il “te l’avevo detto” che arrivava dopo una caduta con la bici o una testata sullo spigolo, no. Saggio salta fuori dopo il crollo per raccontarci che lui sapeva.
Dice il Saggio, son capace anch’io di indovinare i numeri del lotto dopo che sono usciti. Pirla!
Ponti e muri, la tragedia di Genova.
Come mai crollano i ponti? Negli ultimi anni è evidente come le strade siano in generale tenute peggio. Le città sono piene di buche e se mancano i soldi per le buche bisogna presumere che anche la manutenzione delle autostrade sia carente. Il tutto grazie all’austerità imposta da una psicobanda di diversamente onesti, il cui n.1 disse che siamo un popolo che “ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità”. Lui che ha fatto i quattrini grazie alle sue analisi economiche da il gatto e la volpe. L’Italia è il paese europeo col più alto risparmio pro capite, quindi è evidente che gli italiani non hanno fatto il passo più lungo della gamba e che non si erano indebitati, prima dell’avvento della ricetta della protestante Merkel (chi può è predestinato e benedetto da Dio, chi non può s’arrangi) e stavano bene. Le imposizionei dell’UE, i tagli alla spesa, la perdita della sovranità monetaria, dei confini, della democrazia (le psicoleggi le fanno i commissari europei non eletti dal popolo) hanno fatto crollare tutto, ponti compresi. Prima usciamo da questa Europa di mafiosi e meglio sarà per il nostro futuro. Almeno oggi i cattolici dal disco rotto del “più ponti e meno muri” stiano zitti: La caduta del ponte Morandi è stata causata dalla mancanza di “muri” . Prima lo capiremo e meglio sarà per l’Italia.
Notizie già scritte. M’ama, non m’ama.
Come da copione la vittima del lancio dell’uovo parteciperà regolarmente agli Europei di atletica. Meglio per lei, ovvio, sta di fatto che era scritto.
Secondo copione oggi si parla di spread al rialzo, continua l’attacco estivo al governo che non piace alla gente che piace, improvvisamente i dati sull’economia non sono più così miracolosi come fino a qualche mese fa, gradualmente arriverà il ricatto in stile 2013, questa volta lo faranno con più arguzia ma sappiamo già che la pressione continuerà. Se la BCE non acquista Titoli di Stato o li vende, lo spread sale e sappiamo cosa successe qualche anno fa. Non credo che Conte sia disposto a calare le braghe e credo che con Trump abbia messo a punto una strategia difensiva.
Il vero motivo per cui questo governo a trazione leghista non piace è di ordine antropologico.
Oggi il ministro Fontana ha giustamente parlato di abolizione della legge Mancino, ovviamente Fontana non vuole liberalizzare l’istigazione all’odio razziale e nemmeno al fascismo. Il grosso, enorme problema è l’uso che di questa legge s’è fatto per colpire la libertà di espressione (caso Belpietro, anche se è stato assolto) e il tentativo di equiparare altro alla Mancino. Ci provarono del 2013 con il ddl Scalfarotto, una legge di stampo fascista (la libertà di espressione esiste in Italia dalla caduta del fascismo) che doveva diventare un’aggravante di quella legge. Un paradosso che riuscimmo (in tanti con azioni di protesta, conferenze, divulgazione della notizia oscurata vergognosamente dai media) a evitare e che però resta latente. E’ il metodo della “rivoluzione”, step by step, un passo alla volta sapendo che ciò che non si raggiunge oggi maturerà domani, forse.
La sconfitta della sinistra radicale ha interrotto il trend ideologico in atto, non solo in Italia ma in altri paesi europei e, soprattutto, negli USA e da alcuni anni in Russia. Oggi la “rivoluzione” è in difficoltà e allora ecco spuntare gli allarmi: Fake news, fascismo, razzismo, ambientalismo, catastrofismo. Per plasmare le coscienze del popolo e far sapere che se non governano gli “illuminati” (massoni) il mondo va a catafascio (anzi, più fascio che catafascio).
Il Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana ha chiesto l’abolizione della Mancino per il cattivo uso che ne viene fatto e per la tendenza alla Scalfarotto pur essendosi quel decreto impaludato. Così i tiggì dicono che Fontana è cattivo, e l’avevamo già detto perchè è contro i gay, ha detto che i bambini nascono dall’unione tra uomo e donna, che cattivo! E ha pure detto che bisogna convincere le donne a non abortire, troppo crudele! Ora ci dice che va abolita la Mancino, quindi è la prova del nove che siamo di fronte a un governo reazionario e fascista!
Resistere, dobbiamo resistere, al caldo e alla menzogna, perchè la Verità trionfa sempre, i palloni si sgonfiano e Daisy Osakue tornerà a far parlare di lancio del peso e non delle uova.
Sfogliamo quindi i petali della margherita, Daisy significa Margherita. L’unica possibilità che il responso sia “m’ama” è che i seminatori di bufale la smettano di mentire.
Piacere, Attilio.
Ventinove luglio 2018.
Per chi non mi conoscesse, cioè tutti tranne parenti, amici, amici di Facebook e nemici (per la cronaca non ho nemici ma è ovvio che prendendo posizioni abbastanza nette a qualcuno do fastidio, e va benissimo così, sennò non varrebbe la pena di sbattersi per cercare qualcosa che assomigli alla verità), sono Attilio. Quando ero piccolo ero fiero di portare il nome di mio nonno e anche lui ci teneva tanto, me lo ricordo abbastanza bene anche se morì che avevo sei anni.
Però mi rendevo conto che nessuno si chiamava come me, Attilio è un nome poco diffuso, andò di moda tanti anni fa ma oggi non so se in Italia ne nascerà almeno uno all’anno. Tutto può essere, sta di fatto che a un certo punto dell’infanzia mi sono chiesto come mai a nessun genitore piacesse questo nome.
Porca miseria, se chiami tuo figlio Ugo forse il prossimo potresti chiamarlo come me, Attilio è nettamente più bello di Ugo. Comunque fai un po’ come vuoi, non mi offendo.
Oggi sono fiero di portare questo nome. Se telefono o citofono a qualcuno non devo spiegarmi, nessuno mi chiederà “Attilio chi?”, sono io e basta, non creo confusione, o mi conosci o non mi conosci, “Attilio chi” non me l’ha mai detto nessuno. Insomma, col mio nome non faccio perdere tempo a nessuno.
Ho frequentato la scuola materna che ai tempi si chiamava asilo, al San Giuseppe di Brescia, e dopo alcuni anni ho scoperto che anche Papa Paolo VI passò di lì. Chissà che simbolo aveva, magari anche lui il fungo e appendeva la sua giacca dove la appendevo io.
Alle elementari, che oggi si chiamano “primaria”, ero all’istituto Camillo Ugoni che ho poi scoperto essere stato un rivoluzionario bresciano vissuto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, costretto all’esilio in Svizzera per aver partecipato ai moti del ’21 (in pratica era un brigatista rosso), amico di Ugo (eccolo Ugo!!) Foscolo, un autore che non ho mai amato particolarmente e che a Brescia pubblicò i Sepolcri (oggi a Brescia c’è pieno di sepolcri imbiancati ma non voglio svelarvi subito i nomi). Con tutti i capolavori letterari che sono stati scritti, proprio i Sepolcri dovevano essere pubblicati qui.
Ugoni scrisse sul “Conciliatore”, di cui Foscolo fu un mancato collaboratore, che poi gli Austriaci ebbero la bella idea di far chiudere.
Forse per questo motivo dove c’era la mia scuola si trasferì la sede del Giudice di Pace, ma mi rendo conto che non c’entra niente.
Dopo le elementari (scuola primaria), frequentai le medie (oggi scuola secondaria di primo grado – siamo passati da cinque lettere a ventotto) presso la Dante Alighieri, che scoprii subito non essere il titolare del frantoio dell’omonimo olio ai tempi sponsorizzato a Carosello.
Seguì il Liceo Scientifico e, colpo di scena, oggi il Liceo Scientifico si chiama ancora Liceo Scientifico!
All’inizio delle medie nell’appello delle 8 c’era il nome di un certo Gambera. Fu assente per diverse settimane a causa di una frattura al femore, e poi si trasferì. Ogni volta che la profe faceva l’appello pensavo “che sfiga”, però anche “che fortuna”, infatti sarebbe stato peggio se si fosse chiamato “osso del collo”.
Ironia della sorte, poco prima dell’inizio del liceo, mi ruppi tibia e perone a causa di una banale caduta con lo skateboard (che i miei genitori non volevano regalarmi perchè dicevano fosse pericoloso) che mi tenne lontano dalla scuola per qualche giorno e lontano dalle lezioni (si fa per dire) di ginnastica (che poi diventò “educazione fisica” e oggi “motoria” e nessuno ha mai capito a cosa serva cambiare continuamente nome a una materia di per sè inutile, utilissima in teoria ma inutile per come la “facevamo” noi).
Il mio liceo si chiamava Alessandro Luzzago, un mancato gesuita per motivi economici, morto in odore di santità ma non diventò nemmeno beato (a proposito, non si dice “in odore di beatificazione”? Perchè?) ma Papa Leone XIII gli conferì il titolo di “venerabile”. Quando frequentavo quella scuola mai nessuno ci parlò di lui e io ero convinto che “Ven.” fosse l’abbreviativo di “venator”, cioè “cacciatore”. Si sa, la nostra è terra di doppiette, specialmente quella dove abito da 18 anni (Val Trompia), quindi la mia supposizione era fondata su un pensiero logico.
Alla fine del liceo, che feci durare un anno in più per motivi che non starò qui a raccontare, decisi di iscrivermi a Gurisprudenza perchè un fratello di mio papà (che allora si chiamava zio e anche oggi, pur essendo morto da 15 anni chiamo ancora zio) era avvocato, uno dei decani bresciani iscritti all’ordine che mi fece capire che sarebbe stato felice di insegnarmi il mestiere.
Ottenuta la laurea (col minimo dei voti) capii che a me quella roba lì interessava relativamente, infatti non la usai mai e il foglio di carta giace come nuovo arrotolato in un tubo. Anzi, prima o poi lo venderò su Ebay (non ricordo quanto presi in “Penale” ma credo che vendere un titolo di studi sia ancora reato).
Riassumendo sono Attilio, sono sposato e ho quattro figli, una moglie, nessun animale (da bambino già era evidente la mia avversione per quel “regno”, un porcellino d’India mi durò una settimana – per fortuna! – prima di schiattare, un paio di pesci rossi vinti facendo canestro con la pallina nelle ciotoline di vetro al lunapark sopravvissero una quindicina di ore, una coppia di canarini regalata a me e ai mie fratelli si rifiutò di “cantare” e non sopravvisse più di tanto. Sulla mia testa non si sono mai verificati casi di pediculosi proprio perchè qualcuno deve aver avvertito i pidocchi che non amo gli animali.
Per oggi può bastare, conto di continuare la storia non appena qualcuno mi dirà di provare un minimo interesse ai Kazzimiei.
Famiglia Cristiana la trionferà. (Forse).
Ventotto luglio 2018,
credevo di averne viste di tutti i colori, come diceva mia nonna, ma la realtà offre sempre delle curiose pazzie.
Vedere i parlamentari ultra atei, ultra ex comunisti, ultra anticattolici sbandierare Famiglia Cristiana per attaccare il governo che non li comprende (perchè non ne fanno parte e perchè sono incomprensibili) è stato uno spettacolo, una commedia quasi sexy in una notte di mezza estate.
Avanti popolo alla riscossa, Famiglia Cristiana la trionferà!
O proletari, alla riscossa, lungo i confini, i Paolini!
Hello world! (Ciao mondo! Lo lascio così, OK).
Partenza! Questo è l’inizio dell’avventura SITO di cui da troppo tempo parlo.
Ho acquistato un DOMINIO, quindi sono ufficialmente l’imperatore del mio regno virtuale, non ci posso credere! Tranquilli, non mi monto la testa e potrete visitarlo senza pagare tasse di soggiorno, potrete aiutarmi a costruire discorsi più o meno sensati e… e basta così, prima devo prenderci la mano e capire discretamente come ci si muove qui dentro. Ecco, come post iniziale siamo messi male. Forse era più semplice digitare molto umilmente “PROVA, PROVA, 123 PROVA”.
Alla prossima!