Termovalorizzatori.

La polemica riguardo agli inceneritori/termovalorizzatori messa in scena dai 5 Stelle, pur non essendo altro che una presa di posizione per far vedere al proprio elettorato che l’ecologismo grillino non era solo da comizio, non è condivisibile ma ha fatto emergere un dato: I rifiuti del centro sud vengono in gran parte bruciati al nord. Quelli che non arrivano qui (a Brescia una enorme quantità arriva dal sud) vengono spediti in varie località europee, farseli accettare costa carissimo e, oltre a guadagnarci, chi prende in carico quei rifiuti ringrazia e salta di gioia. Quindi, come col nucleare che in Italia non possiamo accendere salvo poi dover acquistare energia da Paesi europei che ci vendono energia prodotta con gli atomi, facciamo la stessa figura dei minchioni. Tutto questo grazie ai verdi e all’ambientalismo d’accatto, nuovo riempi vuoto della sinistra dopo lo svuotamento dell’ideologia parzialmente defunta sotto il muro di Berlino. Ora, accade che il termovalorizzatore di Brescia necessiti, per produrre energia, di una quantità notevole di rifiuti indifferenziati. Questi arrivano da fuori città e vengono bellamente bruciati qui a due passi dal centro storico. Tutto ok, dicono che non ci sono rischi per la salute, abbiamo il teleriscaldamento più antico d’Italia, fiore all’occhiello della città, già visitato da delegazioni entusiaste da tutto il mondo e migliaia di cinesi si son fatti l’unico selfie bresciano con l’inceneritore trascurando le migliaia di opere d’arte… Perfetto. Ma.. Perché la cittadinanza non deve beneficiare di un bene che le appartiene? Dopo la sciagurata fusione ASM AEM, un favore strano fatto da una municipalizzata che funzionava alla grande a una che andava male, i milioni di euro che arrivano nelle tasche del comune si sono ridotti. Dobbiamo sempre chiedere l’elemosina per mantenere la metropolitana, non possiamo permetterci una nuova indispensabile linea. Si dicono tante cose al riguardo ma sempre in privato, i media dormono e hanno una paura folle di andar contro i padroni della città… Ora, da più di un anno Brescia ha iniziato la raccolta differenziata, il cittadino deve fare il bravo, essere ecologico, e poi? Arriva l’indifferenziata da città che non differenziano… e noi gliela bruciamo perchè l’impianto per funzionare e scaldarci ha bisogno di quel pattume?

Ma allora perchè fare la differenziata in città?

Questa è l’illogica logica dei padroni del vapore locale, sperando che ciò che esce dal megacamino sia davvero vapore.

acqua

Articolo postdatato.

E niente, qui da noi domenica c’è un referendum per esprimere cosa pensiamo sulla gestione dell’acqua. Volete che sia distribuita da un ente pubblico al 100% o che possano subentrare quote di privati? Risposta: Non può fregarmene di meno. Infatti per principio non voto ai referendum, a maggior ragione a quelli consultivi che per il 90% restano inascoltati, infatti mi sembra che si fosse già votato su questo argomento. “L’acqua è un bene pubblico, è di tutti”. Certo, ma vai alla fonte a prendertela con la brocca o ti arriva in casa? Quindi è giusto pagare un tot, non mi interessa che i tubi vengano aggiustati da un privato o dallo “Stato”, l’importante è che l’acqua arrivi e sia potabile. Ecco, allora se andassi a votare voterei NO. Visto che a casa mia l’acqua del rubinetto puzza, che quando piove puzza di più perché ci sono mille falle blu nei tubi e in caso di temporale il timore che si inquini con agenti esterni spinge il gestore pubblico a iniettare schifezze disinfettanti per pararsi il di dietro…

Avevo sospeso questo articolo perchè mi sembrava tempo perso, invece davvero qualcuno è andato a votare SI’, non ci posso credere!

Li rispetto, intendiamoci, ma mi devono spiegare dove si sono informati.

Diciamo insieme.

Padre Nostro? Ma Giovanni Paolo primo ha giustamente detto che Dio è padre ma anche madre, infatti Dio non ha sesso. Quindi diciamo insieme “genitore nostro”.

Che sei nei cieli? Ma Giovanni Paolo II disse chiaramente che il Paradiso “non è un luogo” come lo intendiamo noi, bensì una “condizione”, poi non sappiamo come sarà di preciso ma non è nei “cieli”. Facciamo allora “che sei in un’altra dimensione”.

Sia santificato il Tuo nome? Ma “santificare” significa rendere santo ciò che santo non è! Quindi diciamo “sia lodato il Tuo nome”

Venga il tuo Regno? Ma cosa dici, il Suo Regno è già parzialmente presente sulla terra, casomai “si rafforzi il Tuo Regno”.

Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra? Questa la accendiamo? Che dite teologi, mattiamola al voto. Ok, la maggioranza approva ma se esistessero gli extra terrestri li discriminiamo? Facciamo “come in cielo, così su tutti i pianeti”.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano? No, sarebbe meglio cibo. Facciamo cibo? Sennò facciamo pubblcità occulta ai fornai.

Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori? Amici teologi, è troppo complicato, io direi “perdonaci come noi perdoniamo il prossimo”. Sì, dai, bella!

Non ci indurre in tentazione? AAAHHHH che brutte cose, Dio non può indurci, e poi  oggi c’è la cottura a induzione, magari la massaia pensa che il Creatore ci faccia bollire il cervello, no, non sia mai. “non abbandonarci alla tentazione”

Ma liberaci dal male? Ma ci mancherebbe, il male? ciò che per me è male magari per te è bene, io che diritto ho di dirti che quel che fai è male? Teologi, come la mettiamo? “Liberaci dal razzismo”? No, il male è l’evasione fiscale! “Liberaci dall’evasione fiscale”? Non basta, male è anche non fare la raccolta differenziata, l’ha detto Jeffrey Sachs nella “Laudato sì!”. Ma male è anche essere… Amici, è pronta la cena, facciamo “liberaci, da cosa vedi un po’ Tu”.

Amen. Va bene amen?

Genitore nostro che sei in un’altra dimensione, sia lodato il Tuo nome, si rafforzi il Tuo Regno, Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così su tutti i pianeti, dacci oggi il nostro cibo quotidiano, perdonaci come noi perdoniamo il prossimo, e non abbandonarci alla tentazione, liberaci, da cosa vedi un po’ Tu, Amen.

 

Il fascismo secondo l’intellettuale Michela Murgia, da oggi fine umorista.

Quanto sei fascista? L’Espresso pubblica una tavanata dell’intellettuale Michela Murgia (intellettuale perchè essendo di sinistra non può non essere intellettuale honoris causa). Vi leggo quali sono le domande per stabilire se uno è fascista: “Ci sarà una ragione se la cultura occidentale è quella che ha plasmato il mondo”. Sì Michelina, perchè la civiltà occidentale è CRISTIANA. Voto Sì, e secondo il test è un gradino dell’essere fascisti. “Lo stupro è più inaccettabile se commesso da chi chiede accoglienza”. Beh, Michelina, certo, se busso alla porta di casa tua, tu ti fidi di me e io ti violento (oddio, per assurdo!) è chiaro che oltre ad abusare di te (oddio il solo pensiero mi sconvolge) tradisco pure la tua generosità, quindi sono doppiamente bastardo, quindi l’accendiamo. Sì. E questo è un altro gradino che mi fa salire sulla scala del fascismo, ovviamente secondo te. “Come può fare il ministro uno che non ha manco il diploma?”. Michelina, non fare lo gnorri, anzi, visto il riferimento al personaggio della scorsa legislatura, “la gnorra”. Costei aveva millantato una laurea e manco era diplomata, se non fosse stata arrogante gliel’avremmo perdonata e magari manco ce ne saremmo accorti. Voto un sì convinto. Altro scalino in su. “I bambini facciano i bambini, le bambine facciano le bambine”. Sfondi una porta aperta Miky, un sì grande come una casa, devo pure spiegarti perchè? E su un altro scalino! “E comunque esiste una famiglia naturale”. Sì, confermo, e salgo. Ma davvero dire ciò mi fa salire ancora? Ma scherzerai vero? No, non scherza, ok. “Questa non è bontà, è buonismo”. Siamo all’excusatio non petita Michelina, tra bontà e buonismo c’è n abisso, dico sì perchè so a cosa ti riferisci, ma se fai un test almeno spiega. Saliamo ancora. “Il femminismo ha insegnato alle donne a odiare gli uomini”. Sempre più divertente la nostra scrittrice, prendiamo uno slogan a caso? “Tremate, tremate, le streghe son tornate”. Sì, l’accendiamo. “Non si fa niente per il problema delle culle vuote”. Frase così terribile? Sì, altro scalino. “Quando ti imporranno il burqa non lamentarti”. Ahahah Michela, m fermo qui, magari tra qualche anno ti diremo che te l’avevamo detto, non potremo venire direttamente a rinfacciartelo perchè dietro quella stoffa non ti riconosceremo (meglio!). Mi fermo qui, non leggo il resto ma constato che rispondere sì alle tue belle trovate non è sintomo di fascismo ma di buonsenso allo stato puro. Il segnale che dai è che il fascismo sia buonsenso, quindi potrei aggiungere un’ultima riga: Ritieni che proporre un test del genere sia in fondo apologia del fascismo? Sì Michela Murgia.

Vacche vere e vaccini falsi.

“È arrivato il vaccino antiinfluenzale omeopatico”. Così leggo sul cartello messo nella vetrina di una farmacia, in una foto postata su facebook. Sono appena uscito dall’azienda di un amico visitata da… No non dai ladri, in quel caso te ne fai una ragione e buonanotte; dall’ASL. Che c’è di male? Routine, è la norma. Mica tanto. Già se arriva una dottoressa dicono che c’è da iniziare a sgranare il rosario, i maschi sono più comprensivi perché fare l’allevatore di bestiame è un lavoro da uomini. Sala di mungitura: “quelle piastrelle sono da cambiare, le vacche se si strofinano alla parete poterebbero ferirsi”. A oggi su 1500 passaggi settimanali nessuna vacca è finita in codice rosso dal veterinario ma la dottoressa inizia a far valere il “lei non sa chi sono io”. Poi è la volta dei vitelli. “Bisogna spostarli da lí, non è un ambiente consono”. Signora, guardi che sono qui da 40 anni, alcuni vengono venduti e le femmine diventano manze e poi vacche adulte, se fanno latte, ed è il nostro obiettivo, è perché vengono trattate bene. Ma c’è la faccenda del benessere animale, un motivo che da solo basterebbe per demolire l’Europa del delirio che accetta aborto ed eutanasia ma “i vitelli devono stare in gabbie attigue per socializzare”. È la volta della stalla. La signora dottoressa ha da obiettare sulla messa in asciutta di alcuni animali. E qui il delirio assume proporzioni che anche alla neuro non saprebbero come trattare. Ma lei che ca**o ne sa? Non è che un allevatore si diverte a decidere se asciugare una vacca un giorno prima o una settimana dopo, ma lei non sa chi sono io, lascia intendere la signora. La visita non è ancora finita, sicuramente ci saranno altre cose fuori posto, sicuramente ci sarà un verbale, una multa, in attesa di mettere tutto a norma nel giro di 20 giorni, perché la tizia torna e se non l’avete soddisfatta sono batoste. Questi amici erano lí lí per chiudere, sono in età quasi da pensione, con o senza Fornero, quindi chi glielo fa fare? Il senso del dovere. Loro padre ha lavorato fino a 90 anni, perché loro dovrebbero darsi alla briscola al bar, cioè a una autocertificazione anticipata di mummificazione? Chi lavora la terra e alleva gli animali ha un’etica che è scritta nei solchi fatti dall’aratro, non è gente che si lascia abbindolare dalle sirene del mondo. Se sentono parlare un commissario europeo o un intellettuale da strapazzo, si fanno un carico di risate e continuano a lavorare. Non si scherza col fuoco, questa è la gente che ci produce il cibo, anche la dottoressa fighetta, sicuramente vegetariana per scelta etica, può mangiare malgrado le piastrelle o la ragnatela che pende in stalla solo perché i ragni non erano stati avvertiti del suo arrivo. Questi fratelli allevatori non volevano chiudere, se la dottoressa avesse il loro capitale l’avrebbe già fatto fuori e vivrebbe di rendita, da parassita, in qualche isola tropicale e andrebbe subito su Google per scoprire come si dice “lei non sa chi sono io” in lingua locale. Sicuramente le risponderebbero “una povera idiota”, ma non tu, i sudditi della dea Europa che non si ribellano all’inettitudine dei mega ultra commissari burocrati e inutili. Tornando al cartello nella farmacia, l’ASL non può dire nulla a chi spaccia acqua e zucchero per un vaccino, i NAS non possono metterci il nas, tutto è in ordine anche se qualche sprovveduto è convinto di non beccarsi l’influenza perché è arrivato il vaccino omeopatico, cioè un bastimento carico di fuffa. Perché continuare allora a lavorare come schiavi per tutta la vita se siete circondati da un mondo di matti?

La balla bolle!

Allarme clima, la temperatura mondiale salirà di 1,5 gradi “già” entro il 2040. Fammi capire, proprio ora che ci stavamo avvicinando al 2020 mi spostate in là la data dell’apocalisse? Fate come i TdG che quando arriva la data della fine del mondo da essi messa in calendario, improvvisamente la rinviano di qualche decina d’anni a causa di un improvviso sciopero di Geova? (L’aumento di emissioni di Co2 è un buon segnale, significa che la crisi è abbastanza alle spalle. Ponete la crescita come obiettivo da raggiungere costi quel che costi, ma vi lamentate perché producendo si inquina).

Macron.

Riassumendo, nel gennaio 2015 il Papa disse di far figli ma di non esagerare, “non come i conigli”. E mia moglie sotto sotto già s’era un po’ risentita, pur nutrendo il giusto rispetto per Sua Santità. Oggi Macron rincara la dose e dice che le donne che fanno figli sono ignoranti. Questa volta io non c’entro, coniglio sì ma non ignorante, il presidente francese si rivolge solo alle donne. E mia moglie se ne frega, pur mantenendo il giusto disprezzo per Sua Laicità.

Zichichi e i giovani d’oggi.

Mio figlio Andrea mi dice che stamattina la profe di fisica ha chiesto se qualcuno avesse ancora sentito parlare di Antonino Zichichi. E’ stato l’UNICO ad alzare la mano, a rispondere di sì e a spiegare correttamente chi sia. Ma porca miseria, io mi incazzo tutte le volte che sento sacerdoti, catechisti e affini lamentare che i ragazzi dopo la cresima non vanno più a Messa perchè è la moda, “ma poi prima o poi torneranno e poi noi non sappiamo come farli restare”. E allora i poveri parroci si indebitano per realizzare tappeti in erba sintetica e mega pizzerie, per organizzare oceanici raduni con spiedo e tombolata. Ma Cristo non esce dal forno su una pizza, non esce dall’estrazione dei bussolotti e non è un mediano di spinta. Basterebbe leggere i libri di Zichichi e far capire che cosa ha significato per l’umanità intera, anche per gli atei e i cretinetti che fanno gli autosufficienti (finchè non sono a un passo dal “commiato”) l’avvento del Cristianesimo. Basterebbe fare appassionare i ragazzi, spiegare loro perchè Galileo “Divin Uomo” è il padre della scienza moderna e perchè non poteva esserlo un buddhista o un musulmano. E’ incredibile, i ragazzi sanno chi è Alberto Angela, bravo divulgatore che però non è uno scienziato e non conoscono Zichichi.