ELOGIO DELLA FOLLIA E ALCUNI QUESITI
di Mario Adinolfi
La tragedia del nostro tempo è che l’unico coerente, che sta dicendo la verità come un grillo parlante alla Pinocchia bionda che s’è trasformata in atlantista-europeista-nemicadellarussia solo per andare a Palazzo Chigi, è Berlusconi nei suoi frammenti registrati molto più veri dell’orrida intervista al Corriere della Sera con cui qualche scrivano passando una velina prova a correggere il tiro. Quello che dice Berlusconi ai suoi parlamentari riuniti è tutto vero. Ed è vero che la cosiddetta invasione russa dell’Ucraina è una risposta ad una richiesta di indipendenza del Donbass da Kiev che Zelensky aveva represso nel sangue con il ruolo decisivo dei nazisti di Azov. Perché ad analoghe richieste secessioniste (Slovenia e Croazia dalla Jugoslavia, Kosovo dalla Serbia, Kurdistan dalla Turchia, Palestina da Israele solo per fare alcuni esempi) viene riconosciuta legittimità fino a sostenerne gli atti violenti che hanno mirato o mirano all’indipendenza, mentre le popolazioni del Donbass non hanno diritto a un aiuto militare? Perché se Sarkozy bombarda la Libia per far saltare Gheddafi o Bush invade l’Iraq per uccidere Saddam, non sono equiparati a Putin? Perché Putin è Hitler e Obama che bombarda Siria, Libia, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen vince il premio Nobel per la Pace? Perché gli Azeri possono attaccare i cristiani armeni, perché l’Arabia Saudita può fare carne di porco in Yemen, senza che nessuna sanzione o fornitura d’armi ai resistenti siano tra le conseguenze? Perché se assalto Capitol Hill sono un golpista a cui sparare altezza uomo (uccidendo anche donne) ma se uso la piazza per EuroMaidan per operare un golpe che rovescia il governo legittimamente eletto dell’Ucraina sono un sincero democratico sostenuto dalla comunità internazionale? Ha ragione il grillo parlante. Ma tutti questi interrogativi senza risposta risuonano nel silenzio assordante di chi vuole solo far passare Berlusconi per pazzo. E forse davvero è pazzo. Ma ha ragione.
Questa analisi di Mario Adinolfi merita di essere conservata e consegnata ai posteri. Essere anticonformisti oggi sull’Ucraina è difficile, tuttavia qualcuno ne ha il coraggio.