Par condicio!

Caro Monsignore.

Devo confessarle di sentirmi a mio disagio quando, recitando il confiteor, mi imbatto in “fratelli e sorelle”. Innanzitutto perché mi chiedo se fino a qualche mese fa in chiesa ci andassero solo i maschi, ma ciò non mi risulta. E poi io preferisco dire che ho molto peccato in pensieri, parole, opere, omissioni ed altro agli uomini, perché le donne parlano troppo.

Mi sento a disagio anche quando nel recitare il nuovo Padre Nostro mi tocca sentire quel “come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”, perché la logica mi porterebbe a dire “come in cielo, così anche in terra”, ma secondo me suonerebbe ancora peggio, e poi a volte abbiamo anche delle debitrici!

Aggiungo che il “non ci indurre in tentazione” l’ho recitato per ormai diverse decine di anni e non ne sono pentito, anche perché penso che Dio non abbandoni nessuno alla tentazione, e comunque a mio parere la nuova formula prevede che ci siamo in qualche modo già dentro, quindi è più difficile uscirne: non ci indurre significa che siamo ancora fuori!

Non mi piace nemmeno “pace in terra agli uomini amati dal Signore”, credo che sia una frase totalmente inutile, infatti il Signore ama tutti, credenti e non, santi e peccatori, ma questo dono che piove dal cielo senza la nostra “buona volontà” (oddio, per me è meglio perché dipendesse da me ne meriterei poca di “pace”) sa molto di protestantesimo, di collaborazione non necessaria, di predestinazione.

Detto ciò, esimio Monsignore,  forse dovrei starmene buono nel mio brodo e rassegnarmi umilmente all’obbedienza e al silenzio, tuttavia le chiedo, nel caso dovesse incontrare qualcuno che si occupa dell’editing delle preghiere, porti per favore la mia sentita protesta per la mancata modifica dell’Ave Maria. A mio modesto parere è ingiusto che si dica ancora “prega per noi peccatori”, così, con nonchalance, e non “prega per noi peccatori e peccatrici”, come se la colpa fosse solo di Adamo, ed Eva non c’entrasse niente.

Troppo comoda la parità di genere a singhiozzo!

Riverisco Eccellenza!

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