Voltaire non ha mai detto “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”. Voltaire era antisemita, nel “Dizionario filosofico” dà degli antropofagi agli ebrei e dice che sono “il più abominevole popolo del mondo”. Il razzismo di Voltaire lo spinse a dire che ci sono razze inferiori, e non riporto tutto perché poi fb attribuisce a chi le riporta le frasi originali, mi hanno già sospeso una volta per aver virgolettato queste cose. Tutto ciò per dire che la menzogna è il leitmotiv del progressismo e dello scientismo che sono l’opposto del progresso e della scienza così come i partiti democratici sono l’opposto del concetto di democrazia. La sinistra politica nacque durante la Rivoluzione Francese in chiave antimonarchica e soprattutto anti cristiana, quindi è anticristica in nuce, ed è un parto del demonio la cui ragione sociale si chiama menzogna. Chiunque volesse obiettare qualcosa può farlo nei dettagli ma non in un discorso generale come questo, perché è incontestabile. Non lo dico io ovviamente ma lo dicono loro stessi: quando attaccano ma Chiesa ci accusano di essere retrogradi, medievali, reazionari (cioè che ci opponiamo alla rivoluzione…), oscurantisti e fascisti. Dicono fascisti, mai nazisti, sapendo bene che Hitler e Stalin erano ideologicamente fratelli con la stessa radice culturale che è la Rivoluzione Francese. Anche il fascismo apparteneva al filone gnostico delle suddette ideologie ma per i neo democratici è il vero nemico per il semplice motivo che nella sua natura diabolica funse da barriera alla realizzazione politica e spirituale del comunismo, cioè arrivare a Roma, cioè distruggere la Chiesa Cattolica. Gli odierni seguaci della sinistra radical nichilista non fanno altro che alimentare il nuovo comunismo, il loro continuo riferimento a Voltaire, agli illuministi e in second’ordine alla Rivoluzione Francese, certifica che la battaglia è sempre la stessa e che l’obiettivo è la sede papale. Oggi la situazione è però molto più drammatica perché la Chiesa sta subendo un doppio attacco, il solito esterno, ma quello più pericoloso è quello interno, orchestrato da alti prelati che spesso sembrano ingannare anche il Santo Padre. Pur rispettando il Papa, capo della Chiesa, e pur sapendo che “le forze degli inferi non prevarranno contro di essa”, bisogna comunque sottolineare che due forze sataniche, previste da Paolo VI allora sotto forma di “spiffero” poi diventato uragano, la stanno attaccando: il progressismo di matrice comunista e soprattutto il modernismo, insidie previdentemente condannate dalla Chiesa in diversi atti ufficiali del passato come la “Pascendi dominici gregis”, Enciclica di Pio X (1907) contro il modernismo cattolico, definito «sintesi di tutte le eresie», e la “Divini Redemptoris”, enciclica di papa Pio XI, promulgata il 19 marzo 1937, dedicata al comunismo bolscevico e ateo. Con questa enciclica Pio XI denuncia gli errori del comunismo, che “spoglia l’uomo della sua libertà”. I nemici della Chiesa sanno perfettamente che per attaccarla non bastano gli eserciti, non bastano eresie periferiche, anche se per esempio il protestantesimo ha fatto danni enormi, soprattutto a una parte di Europa oggi scristianizzata e ridotta spiritualmente ma non solo a uno zombie. Ecco che negli USA, durante la gestione Obama, le cose si chiarirono, e approfittando della crisi della Chiesa si ordí la rinuncia di Benedetto XVI, anche se la sua scelta fu libera e non dipese direttamente da ciò, e si tentò di costruire una chiesa parallela di matrice modernista, per scardinarne i pilastri e farla crollare. Ovviamente Trump nella scorsa campagna elettorale cercò di fare emergere questa cosa. Hillary Clinton fu la principale responsabile di questo progetto (ricordo i suoi rapporti col satanismo e la sua tesi di laurea su Saul Alinsky autore di un’opera dedicata al demonio in cui dice che Lucifero fu “il primo vero radical–comunista della storia”, se lo dicono loro!!), un tentativo di far sbocciare una nuova primavera nella Chiesa americana per convertirla all’agenda progressista. “E’ quanto emerge da Wikileaks, con due blocchi di documenti trapelati quatto anni fa. Scambi di mail che coinvolgono i vertici di think tank democratici e i principali responsabili della campagna elettorale di Hillary Clinton. Un caso che ha fatto infuriare alcuni vescovi Usa che hanno chiesto alla Clinton di dissociarsi. Ad oggi, nessuna risposta ufficiale. Nell’ultimo confronto tv con Donald Trump, di Wikileaks si è discusso: ma Clinton ha spostato il discorso sulla pirateria informatica, giocando la carta delle responsabilità russe e senza entrare nel merito dei documenti. Nessun cenno alle email “religiose” del suo staff”, questo il sunto di ciò che emergeva dietro le quinte. Qualcuno sostiene che fossero fake news. Faccio notare che l’uso del termine fake news fu introdotto a livello mediatico proprio quattro anni fa da coloro che, avendo la coda di paglia, indussero il mondo a considerare vero solo ciò che viene riportato dalle fonti ufficiali, ovvero quattro o cinque agenzie stampa internazionali che sono diventate la fonte ufficiale di tutti i principali giornali e telegiornali del mondo, cosicché se loro dicono che il mare è asciutto (o che c’è il global warming, per esempio), anche se è una menzogna viene considerata verità. Faccio però notare che la Clinton in quel confronto con Donald Trump sviò il discorso su quello che diventò il Russian Gate, ovvero una delle più divertenti fake news contemporanee che fecero cadere nel ridicolo il giornalismo internazionale. Bastava il bambino dei vestiti nuovi dell’imperatore per dire che il re era nudo, cioè che credere che gli americani si facciano condizionare a votare un candidato presidente dal nemico storico, cioè la Russia, è roba da psichiatria. Invece ci hanno propinato per anni questa fake news. E probabilmente il vero motivo era che loro avevano in programma un progetto simile, ed è ciò che è accaduto la notte del 3 novembre 2020. (Molto probabilmente to be continued…).