Quel che penso del “caso” Balotelli

Il 14 agosto lo sospettavo: “Ultimamente s’è convertito al politically correct con la solfa del razzismo e dei buu sugli spalti, e subito ha rifatto breccia nei cuori degli scribacchini progressoidi”. Mi autocito ma solo per ribadire quel che peno di Balotelli, potenzialmente un grande giocatore, tra i migliori al mondo se avesse rigato dritto da ragazzo. Purtroppo ha perso tanti treni, e sempre purtroppo è arrivato il treno dei “buuu”, o suoni similari che in fondo non sono altro che sfottò, oltretutto percepibili a Verona ma solo da orecchi molto fini. Balotelli ha giocato la prima partita alla quinta di campionato. Il Brescia senza di lui aveva 6 punti in quattro partite, con due vittorie esterne su tre e una sconfitta in casa dopo un secondo tempo da brividi contro il Bologna, ma in 10 contro 11 per una stupida espulsione e, insomma, ci poteva stare, ma nel primo tempo il Bologna perdeva 3-1 e sembrava che potessimo farne altri. Con Balotelli in campo il Brescia ha pareggiato una partita e ne ha perse ben 5. Quindi quale carta migliore da giocare se non quella a cui acennavo il 14 agosto? I cori allo stadio sono stupidi, non c’entra il razzismo, io ho frequentato lo stadio per decenni e le cose che i urlavano erano sfottò, sfoghi. I problemi erano altri, una volta ero con l’auto in colonna mentre passava il pullman della Lazio sulla corsia alla mia sinistra e dei “tifosi” del Brescia iniziarono a lanciare una serie di sanpietrini dal lato destro. In pratica mi volavano sopra e noi in colonna non potevamo che sperare che non sbagliassero mira. Una volta ricordo di aver assistito al pestaggio di un tifoso della Juve all’uscita di San Siro dopo quel Milan Juve 1-2 “usato” nel film di Abatantuono “Eccezziunale veramente”. Saranno stati in cinque o sei contro uno, preso a calci e pugni. Alla TV non dissero niente, quindi suppongo che se la sia cavata, ma questi erano i problemi. Se si gridavano sfottò contro i meridionali era perchè si giocava contro squadre de sud. No c’entrava il razzismo, anche contro Atalanta e Verona i cori erano offensivi ma ovviamente cambiava il testo dei cori. Allo stadio si urlava per sfogarsi e si usciva senza voce ma nessuna Procura aprì mai indagini per ndividuare chi durante un Brescia Napoli di coppa Italia (0-3 ta la nebbia) aveva urlato “Garella, putt*** tua sorella”. La frase era volgare ma simpatica. Anche perchè un tifoso ad alta voce urlò “alà, nclulat, chel le l’è Di Fusco!”. Ne seguì una grande risata, nella nebbia non si erano accorti che Garella non giocava. Oggi il politically correct ha stabilito che c’è pieno di razzisti, ovviamente per motivi politici, per contrastare chi disturba i padroni del vapore ed evocare l’allarme fascismo, argomento blando ma sempreverde della sinistra nullatenente in quanto a idee. E siccome per gli “euroinomani”, come li chiama Fusaro, questo è un periodo di mer**, si usano la Segre, vittima di una mostruosità da ragazza, e Balotelli, in quanto italiano di colore, per portare acqua al mulino radical euro arcobaleno. Preso atto che Balotelli ha fatto parlare del Brescia ma come pensavo io e non come sperava Cellino, che non ha segnato nemmeno un gol determinante e, soprattutto, che in Brescia Inter gli hanno augurato la morte e hanno insultato sua madre ma non s’è fermato e non ha lanciato nessun pallone in curva, e che ai media non importa una beata fava della signora Balotelli, confermo quanto detto in agosto. Sperando che prima o poi il calcio torni a essere uno sport e non l’ennesima colonia invasa dal pensiero unico. Aggiungo che il capo ultrà del Verona ha detto delle immani fesserie ma è altrettanto evidente che sapendo che appartiene a Forza Nuova, partito che non mi piace ma che ha sicuramente meno haters rispetto al PD i cui adepti gridano all’odio all’odio ma scrivono cose sconcertanti, i media si sono concentrati su una gara a rischio casino come Verona Brescia per cogliere la palla al balzo. Ormai vi conosciamo, ma vorrei ricordare che 1) le razze non esistono e gli unici a dirlo siamo noi cattolici che crediamo che tutti gli uomini sono fratelli che discendono da una coppia, come scritto nella Genesi. Quindi il razzismo deriva da chi nega il monogenismo e da chi dice che discendiamo dalla scimmia. 2) Chi offende un giocatore nero se lo fa con quell’intento è un cretino ma lo è anche se offende sua madre, anche se bianca. 3) Resto dell’idea che il povero Vincenzo Paparelli, ucciso 40 anni fa sugli spalti durante Roma Lazio e altre vittime morte allo stadio avrebbero preferito che i tifosi usassero la bocca piuttosto che i lanciarazzi o la violenza fisica. Detto questo, forza Mario e ricordati che lo stadio che vedi dall’attico dove abiti è stato costruito per giocare a calcio, non per piagnucolare. Dimenticavo, anche per vincere!

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