Non fa niente!

Il Cardinale Bassetti ha detto che bisogna educare i cittadini a non avere paura degli immigrati.

Mi sembra una soluzione semplicistica che non risolve i problemi alla radice e in polemica verso chi sta governando questa difficile situazione cercando di limitare i flussi e proponendo soluzioni in loco. Che poi è l’atteggiamento che la Chiesa ha sempre avuto, quello di aiutare con migliaia di missioni in tutto il mondo chi diversamente sarebbe costretto a lasciare la propria terra. Nella Bibbia lasciare la propria terra equivale a catastrofe, non si dice che bisogna abbandonare la propria casa e i propri cari per cercare chissà dove il paese dei balocchi, chi fugge è vittima di guerre e carestia, emigrare non è una passeggiata.

Secondo i teorici dell’accoglienza invece bisogna aiutare tutti, a prescindere e l’uguaglianza predicata dal Vangelo è diventata la falsa uguaglianza del multiculturalismo che invece di esaltare le differenze tende ad appiattirle, a uniformare le “razze”, a eliminare i confini, i gusti, le abitudini e persino i sessi. Il nuovo comunismo è questo, l’appiattimento della diversità, il fattore decisivo nel progresso umano da sempre.

Ovviamente al di là di chi sia l’artefice di tutto ciò, l’obiettivo finale è quello della religione unica, che tradotto significa eliminare il Cristianesimo, quindi al di là dei nomi e cognomi, del tirare in ballo Soros o la Clinton piuttosto che la massoneria, è evidente che siamo di fronte a un progetto di chiarissima matrice satanica. Chi sono infatti i nemici da combattere? I Cattolici “ultra conservatori”, che poi sarebbero coloro che credono nell’esistenza del demonio… I Cattolici progressisti non fanno paura e casualmente sono quelli che spingono per l’immigrazione “selvaggia” e ti dicono di non avere paura perchè poi ci sarà chiesto se quando qualcuno aveva fame e sete gli avremo dato da mangiare e da bere. Si tratta di un errore clamoroso, infatti non dovremo rendere conto dei peccati della nostra gens ma dei nostri personali. In Paradiso non si va con un charter ma ciascuno con la propria bicicletta sulla quale ha pedalato tutta la vita e non c’è compensazione tra buoni e cattivi, ognuno risponde per sè.

Siamo passati in pochi anni dal “non abbiate paura” di Giovanni Paolo II al “non abbia paura, l’immigrato non morde” di mons. Bassetti, come se l’immigrato fosse una bestia feroce. L’immigrato è buono o cattivo come chi lo ospita, è inutile stilare una classifica, il problema non è questo anche se lo diventa, perchè se uno arriva qui e non ha di che mantenersi è facile che gli sarà data la possibilità di delinquere, la criminalità organizzata assume sempre bassa manovalanza.

O ci rendiamo conto che fin dall’origine la ragione sociale dell’Islam è sostituire Cristo e quindi che la sua natura è anticristica anche se tra i musulmani la maggioranza è brava gente e se ne frega di tutto ciò, oppure sarà troppo tardi. Ho sempre il terrore che a un certo punto una guida islamica forte che per ora non c’è ma potrebbe affermarsi, dia l’ordine di “attaccare” in nome di Allah. Basterebbe che il tre per cento degli immigrati accogliesse l’ordine e sarebbe una catastrofe. Ma non lo faranno, perderebbero l’alleato principale, cioè la sinistra atea e la massoneria che invece combattono al fianco dell’islam sul fronte culturale pur sapendo che se in Europa vigesse la Sharia le prime vittime sarebbero donne e omosessuali, i due fronti schierati ideologicamente nella loro manifestazione estremista, cioè femminismo e omosessualismo, per combattere la Chiesa.

Monsignor Bassetti dovrebbe capire che se arriva una catastrofe non ti salvi prendendo un calmante ma reagendo attivamente.

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