Pubblico questo mio post del 2021 solo perché mi è apparso su facebook e, lo ammetto, mi piace. Chiedo scusa per l’autocitazione ma tanto il mio sito lo guardo praticamente solo io. 😅
Non vale. Su Rai 1 mi mandano in onda Camillo Langone in contemporanea con Costanza Miriano su Rai 2. Dovendo scegliere decido ovviamente per Costanza, impegnata in un tutti contro una, invitata per mostrare la sconfitta di un mondo retrogrado e medievale, vittoriosa invece ai punti su personaggi di una tristezza assoluta come il povero Cecchi Paone. Al quale non basta fare parte della coalizione di stragrande maggioranza, dal pulpito della sua grande educazione continua a interrompere e quando non parla viene inquadrato mentre fa no con la testa alle parole della Miriano. Ignoro il nome di quell’altra donna triste e inferocita che si inalbera (ma se di albero trattasi direi che un bonsai sarebbe già troppa roba) quando Costanza parla di donne realizzate, monogame e aperte alla vita. La rabbia espressa da questa signora dalle braccia tatuate alla camionista teutonico e dagli altri ospiti in studio, più educati ma pur sempre schierati dalla parte della miseria umana, non interferisce minimamente sul proseguo del discorso di Costanza: “Ci sono abituata” afferma, senza perdere il sorriso, elemento assente, probabilmente da tempo, sul volto degli urlatori. E ben due di essi affermano di essere cattolici, per sottolineare che ciò che va dicendo Costanza non fa più parte dell’educazione cattolica. Al che lei risponde che “siamo programmati così”, e l’argomento di fede viene superato, malgrado qualcuno affermi ciò che ieri è stato l’argomento controverso di un mio post, tema ovviamente trattato da molti, ovvero le parole in aereo del Papa: “Papa Francesco ha detto che i peccati sessuali non sono i più gravi”. Al che Cecchi Paone s’è acceso: “E meno male!”. Cosa dicevo? Sembrava che affermare che quella frase mandasse all’aria ciò che è sempre stato il sentire del popolo di Cristo, malgrado le cadute e le incoerenze, fosse un attacco arrogante e stupido al Santo Padre. Invece è e sarà una nuova clava per prendere a randellate quel poco di buono che è sopravvissuto alla menzogna del mondo e a ciò che a un certo punto parte nei servizi della trasmissione sull’argomento: coppie di scambisti e prostituti maschi a Roma. Di fronte a tanta povertà spirituale e a tanta tragedia, ha gioco facile Costanza a ribadire la bellezza del matrimonio aperto alla vita. Tant’è che pure Paone smette di fare il prepotente e molto abilmente gira la frittata: e così si passa dal famolo strano, quando, dove e con chi ci pare, a un atteggiamento che per quelli come lui sarebbe bigotto. Perché sarebbe una tragedia prostituirsi per denaro se è una conquista il divertimento degli scambisti? In cinque minuti passa dall’essere il re del libertinismo al farsi bacchettone. Ovviamente non senza una proposta risolutiva che lo rifaccia tornare sui soliti binari appena apparentemente lasciati: come bisognerebbe agire per arginare il fenomeno delle prostitute per strada? È molto semplice, riaprendo i bordelli!
“Costanza ci deve salutare perché ha un impegno”. Buona sera e, sembra dire, io ho anche un marito e quattro figli, voi potete tirare fino a domattina a raccontarvi che i sacri olisbi non siano frutto di una patologia mentale e spirituale bensì qualcosa di edificante. Forse mancando i titolari giocano le riserve ma la partita alla fine è persa lo stesso. Intanto la donna tatuata si è data una calmata e ci tiene a sottolineare che lei mai e poi mai, essendo fedele al suo uomo, accetterebbe di fare la scambista, “sono troppo gelosa”. E forse cara mia sei pure un po’ sorda, perché più o meno era ciò che poco prima ti aveva detto Costanza mentre eri in preda alle tue convulsioni ideologiche.