Sono normale, non “etero”.

Una volta se uno era attratto da persone dello stesso sesso veniva definito “diverso”. Oggi c’è chi per distinguersi dagli omosessuali lascia che lo si definisca, e volentieri si autodefinisce, “etero”. Ma etero significa diverso, quindi, fatemi capire, i dizionari dei sinonimi hanno abolito quella dizione in riferimento agli omosex, ovviamente per dire che siamo tutti uguali, nessuno è diverso, ma in compenso diversi sono definiti quelli come me e il 99,9% degli abitanti di questo pazzo pianeta?
C’è un matto che dal cancello del manicomio ferma un passante per strada e gli chiede: “siete in tanti lì dentro?”. Ecco, una volta le barzellette si fondavano sul paradosso generato dal contrario della realtà, oggi siamo a un punto tale di impazzimento generale che deve essere un tribunale a stabilire che un bambino non può avere due mamme perché una delle due non l’ha partorito. Se avete in casa in libro di barzellette di Gino Bramieri di 40 anni fa, potreste confonderne alcune con sentenze della Cassazione e altre invece, se Bramieri fosse ancora vivo, gli costerebbero qualche denuncia. Poi arriva un generale che parla di normalità e apriti cielo!!!

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