Sto ascoltando su radio 1 una trasmissione sull’orso. È incredibile il livello di imbecillità del genere umano, è probabile che vengano selezionati solo i messaggi che vanno in una direzione, la propaganda sappiamo che spinge soprattutto da una parte, quella anti umana, quella che ogni volta si schiera dalla parte dell’animale a prescindere. Sento la solita nenia che l’animale agisce per istinto, quindi poverino non va abbattuto, che il bosco è il suo regno, siamo noi gli intrusi e minchiate del genere. Chi afferma ciò è allo sbando etico, ha seri problemi antropologici, l’uso della ragione inceppato. Il vento tira da quella parte, non è un caso che abbia recentemente postato le foto del lupo nella bassa padana, che da anni mi sia allarmato per i cinghiali che scorazzano ovunque in Italia, e per le risposte illogiche e inadeguate di chi dovrebbe garantire innanzitutto l’incolumità della persona e senza se e senza ma metterla al primo posto. Oggi la cultura radical nichilista dell’aborto e dell’eutanasia, del disprezzo della natura umana, ha demolito l’umanitarismo e innalzato l’animalismo. Per molti l’animale è meglio dell’uomo perché se fa del male lo fa per istinto, non per cattiveria, questa è la risposta che danno alla propria esperienza. In una società che esalta la rottura delle relazioni, la distruzione della famiglia, cresce il dolore dovuto all’abbandono e alla solitudine. Spesso l’unica via di uscita da una società individualista che considera solo i capricci personali è la compagnia di un animale domestico. Che non protesta, non contraddice, ascolta le lamentele, non potendo capirle, fa compagnia, aiuta a vincere la solitudine. È quindi comprensibile che moltissime persone si rifugino nell’animale, che non è altro che una risposta individualista ai danni dell’individualismo. E allora ecco lo sdegno per l’animale che viene ucciso, il pullulare di vegetariani e vegani ideologici, la creazione di cibo sintetico che garantisce l’incolumità dell’animale. Sintetico e quindi innaturale, così come è innaturale che l’essere umano difenda l’orso e colpevolizzi l’uomo. Innaturale come il divieto di abbattere orsi, lupi e cinghiali che stanno investendo il Paese. Animali tra l’altro importati su iniziativa di chi detiene il primato del pensiero irrazionale anti umano, cioè gli animalisti, gli ecologisti, gli ambientalisti, che non a caso non si lamentano per la sofferenza umana, per l’aborto e i suoi derivati ma solo per la sofferenza animale. L’origine di tutto ciò è soprannaturale, fa parte del pacchetto ribellione al Creatore, dell’attacco alla Genesi: Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra…”. L’uomo è stato creato a immagine di Dio, l’animale e la natura senza la presenza umana non hanno alcun significato. La guerra contro l’ordine naturale e contro il Creatore, l’abbandono della fede in Cristo ha come conseguenza il caos etico, ed è proprio in queste fasi storiche che hanno origine tutte le ideologie gnostiche, fondate sull’inganno. Il popolo le supporta sempre sennò si bloccherebbero sul nascere, e a fine disastro ci si chiede come si sia potuto arrivare a certi estremi semplificando le analisi storiche con gli slogan utili a porsi dalla parte dei buoni denigrando i cattivi, magari in modo strumentale per prevalere sull’avversario di turno, perché una analisi onesta potrebbe farci capire che è in atto qualcosa che assomiglia molto a un pensiero comune che ha portato in passato alla nascita di ideologie che oggi diciamo di voler combattere. Per riassumere questo pensiero, una società che difende l’orso ma attacca pesantemente un personaggio del mondo dello spettacolo per aver chiesto alla madre che ha abbandonato il proprio neonato nella “ruota degli esposti” di ripensarci, promettendo di aiutarla, è una società molto simile a quella che vide nascere e crescere Hitler e Stalin. Che non casualmente uccidevano milioni di esseri umani ma erano entrambi sfegatati animalisti. Hitler gasava gli ebrei ma pianse quando gli morì la cagnetta.