QUALCHE DOMANDA VERA PER SFATARE IL MITO SCHLEIN
di Mario Adinolfi
Leggo di commenti antisemiti verso Ely Schlein e me ne dispiace. Mi dispiace anche che non abbia trovato il tempo per dire una parola di cordoglio per Hillel e Yagal Yaniv, due ragazzini di 21 e 22 anni, fratelli israeliani, uccisi dai palestinesi la sera in cui veniva eletta leader del Pd. I due avevano la colpa di frequentare la scuola rabbinica vicino Nablus. Attorno alla Schlein sta nascendo una nuova mitologia eroica, alimentata dai deliri di Concita Di Gregorio e Michela Marzano, con Michela Murgia perfetta triade della fuffa montata.
Poi esistono i temi veri. Scommettiamo che la più antisemita è la Schlein stessa a cui lo Stato di Israele fa schifo (e quando scrivo che le fa schifo intendo che gli nega il diritto di difendersi in un contesto dove ogni arabo vuole la morte degli israeliani come i fratelli Yaniv e della loro repubblica democratica)? Provate a fare domande dirette invece di santificare i suoi slogan da dodicenne. Chiedetele perché ha votato tutti i decreti del governo Meloni sull’invio di armi a Kiev senza neanche fare un’interrogazione su che tipo di armi fossero. Chiedetele se è a favore dell’utero in affitto o della ley trans spagnola che permette ai sedicenni il cambio di sesso senza neanche informate i genitori. Chiedetele come immagina che possa reggersi l’onerosissimo welfare italiano con i dati italiani di denatalità e perché sia a favore di ogni politica contro la vita, dall’aborto alla contraccezione. Fatele una domanda, una. Non avete notato che i giornalisti al suo cospetto non le fanno mai una domanda concreta? Si vuole costruire il mito con l’operazione giornalistica di definirla vittima di antisemitismo e bodyshaming, evitandole qualsiasi domanda che evidenzi il bluff che è.
Sui dossier concreti Elly Schlein dà l’impressione di essere sostanzialmente impreparata. Se dice “no ai tagli della sanità” (slogan da dodicenne) o “più fondi alla scuola pubblica” (slogan da undicenne alla prima manifestazione per fare sega e saltare il compito in classe) deve dirmi come. Io per esempio dico che i fondi per la sanità li prendo dall’ingiustificato aumento della spesa per armamenti decisa dai governi trainati da Pd e M5S. E i fondi maggiori per la scuola pubblica li troverei attuando la riforma del costo standard, del buono scuola e della libertà educativa perché considero scuola pubblica anche quella non statale parificata che deve essere pienamente integrata nel sistema pubblico, consentendo significativi risparmi e dunque fondi maggiori. Schlein che ne pensa? Lei che è contro le scuole non statali e i decreti pro armi li ha votati tutti senza proferire sillaba?
E questi sono solo pochi esempi. Qual è l’orizzonte in cui la Schlein si muove, quello dell’ideologia dell’autodeterminazione? Voglio sopprimere il bimbo che ho in grembo, lo Stato me lo deve sopprimere e il medico statale è obbligato a farlo; voglio drogarmi, mi drogo e la droga me la deve fornire lo Stato in farmacia; voglio suicidarmi e lo Stato mi deve iniettare la cicuta gratuitamente impegnando le sue strutture sanitarie per consegnarmi alle pompe funebri. Sono questi i famosi “diritti civili” per cui Elly Schlein intende battersi, è questo il progresso verso cui vuole spingere l’Italia?
Se vince Elly Schlein l’Italia è consegnata al disastro, con i tassi di natalità ancora più a picco e l’aborto facilitato il nostro welfare non arriverebbe vivo al 2030, la guerra ci travolgerà perché nessun concreto passo verso la pace sarà compiuto (attenti, stesso rischio ce lo fa correre la Meloni, ma almeno non si finge pacifista), sul piano internazionale perderemmo quel poco rispetto di cui godiamo e l’antisemitismo verrebbe da lei alimentato, perché non sopporta il governo israeliano. Non discuto neanche della canea che deriverebbe dall’applicazione della sua idea di diritti civili.
Non fatevi fregare dalla cortina fumogena che stanno alzando le sue amiche per provare a costruirne la mitologia, è tutta fuffa. Fate a Elly Schlein domande concrete e vedrete che il suo nulla si manifesterà.