PD e Tarquinio il Superfluo.

La vicenda Tarquinio è assai interessante. Da un lato dimostra che Avvenire per un decennio è stato commissariato dall’ideologia radical liberale. Quando iniziai a chiamare “Tarquinio il superfluo” l’ex direttore del giornale della CEI, era perché quel quotidiano era diventato inutile alla causa cattolica, avendo ormai iniziato a scivolare sul piano inclinato che ha fatto scivolare una parte del mondo cattolico tra le accoglienti braccia del mondo laicista, anticristiano arcobaleno. Poi la notizia della sua accettazione a essere candidato alle Europee col PD: come volevasi dimostrare! Ma ora viene il bello, quelli del PD non lo vogliono, perché? Perché pur essendo uno di loro, inginocchiato alle cause del pensiero unico, non va bene, essendo stato un uomo della CEI. La scusa è che sull’Ucraina non la pensa come il partito. Ma che cosa dice Tarquinio? In un confronto televisivo con la Picierno e la Mannocchi, disse: ” A me stanno a cuore anche gli altri 168 conflitti. E noi li raccontiamo tutti, non uno solo perché è alle porte di casa nostra. Questo è il fariseismo di un mondo che è pronto a vendere le armi a tutti e ad alimentare le guerre, per poi dire che lo fa per difendere la pace. È ora di farla finita con questa storia. Il mondo va male perché lo inzeppiamo di armi e continuiamo a costruire meccanismi di distruzione”. E ancora, “Questo è il secondo tempo della guerra in Ucraina, ma è dentro la stessa logica. Cioè quella di una guerra fratricida, terribile, con migliaia di morti e con minoranze non rispettate che nessuno ha voluto vedere sia in Ucraina, sia in Russia…”. Insomma, al PD la parola pace non piace, dovendo ovviamente eseguire gli ordini ideologici di Biden e dei suoi badanti, che sapendo di perdere le elezioni presidenziali stanno tenendo in vita la guerra in Ucraina per poter continuare a sfruttarla sia dal punto di vista economico, in pratica gli USA non sono in default grazie alle armi e ai ricavi energetici, conseguenza delle demenziali sanzioni alla Russia, sia dal punto di vista politico, Biden infatti ha fallito completamente in questi tre anni e solo con lo spauracchio di una guerra mondiale, cioè con l’uso dell’emergenza, potrà forse guadagnare qualcosa, visto che questa volta sarà difficile vincere coi brogli (anche questo argomento assolutamente vero andrebbe ripreso, e sarebbe buona cosa dire finalmente che quei brogli miravano alla conservazione del progetto criminale del Deep State in opposizione ai progetti di “restaurazione” dell’altra metà, anzi, tre quarti del pianeta, Russia in testa). Per tornare a Tarquinio, ora vediamo che cosa accadrà. Comunque vada si è trattato di un evidente cortocircuito dem.

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