Nel 2020 Carlo Verdone aveva denunciato che il politicamente corretto, il divieto di usare certe parole che oggi i fuffologi radical definiscono “discriminatorie” stava uccidendo la satira. Oggi vedo che Luca Bizzarri, che col suo amico comico Paolo ha sempre sviolinato a sinistra, mostrando i limiti della propria arte (non fanno ridere nessuno), si lamenta. Ai sinistri puoi toccare la madre, ma se gli sfiori il portafogli scatta la trappola. Scatta la lamentela. Vedono arrivare sulla scena politica una signorina che è tutto un programma, un’apolide, donna ma non troppo, che dice di essersi portata a letto femmine e maschi indifferentemente. Una che quando parla fa la faccia di chi sta spiegando al mondo come ci si comporta, suscitando comunque un bell’effetto comico. E il povero Luca Bizzarri, sviolinatore di sinistra, suo malgrado non può dire niente, perché chi tocca la Schlein muore. Come mai se fai una battuta sulla Santanchè va bene ma se la fai sulla Schlein si indignano tutti? Benvenuto Luca Bizzarri nel mondo di chi cerca di non farsi intortare!