Il grande equivoco

In riferimento a chi fa un parallelismo tra “no vax” e “no sem”, la grossa idiozia secondo cui se sei “non sem” puoi passare col rosso causando gli stessi danni di un “no vax”.

È una metafora che non ha senso, dovrebbe essere abbastanza chiaro. Se non mi fermo al semaforo posso ferire chi viene dall’altra parte. Se non mi vaccino posso recare danno solo a me stesso. Questa favoletta si basa su un concetto irrazionale, cioè che devo vaccinarmi per altruismo. Ma non sta in piedi, e se ci sta significa che se sono portatore di virus posso infettare chi è vaccinato, ma allora significa che chi è vaccinato non è protetto. Siccome se mi vaccino posso ugualmente infettare, l’illogicità del tutto è ancora più evidente, a questo punto, tirando le somme, vaccinarsi non serve né a se stessi né agli altri, ma allora che senso ha? Il colmo della storia sta nella vaccinazione ai ragazzi e ai bambini, che se infetti hanno un rischio nettamente inferiore al rischio di una reazione avversa, e se vengono a contatto con un vaccinato, questi dovrebbe già essere protetto. Se non lo è il vaccino non funziona. “Un vaccino è un preparato biologico prodotto allo scopo di procurare un’immunità acquisita attiva contro un particolare tipo di infezione ai soggetti a cui è somministrato”. Questa era in sostanza la definizione di vaccino che conosciamo. Ma nel settembre 2021 è accaduto che il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), ovvero l’ente governativo statunitense deputato, in base alla legge Usa, al controllo sulla sanità pubblica e a monitorare, insieme alla Food and Drugs Amministration (FDA) la sicurezza dei vaccini, ha cambiato la definizione di vaccino in occasione dell’approvazione del Pfizer. Ora per vaccino si intende “una preparazione che viene usata per stimolare la risposta immunitaria del corpo contro le malattie”. Questo è il mega equivoco che il 90% delle persone non conosce! Il vaccino immunizza, il nuovo vaccino aumenta le difese immunitarie. Ma allora la vitamina A, C, E, i probiotici, le spremute di arancia, mezz’ora di corsa al giorno, una dieta adeguata, una sana risata, il perdono, tutto ciò che fa stare meglio e aumenta in qualche modo le difese immunitarie ha lo stesso effetto di un vaccino! La neolingua cambia il significato delle cose ma non ne potrà mai cambiare la sostanza. Dire a chi ha dei dubbi riguardo a questi vaccini che è un no vax, è totalmente privo di senso.

Migliori e peggiori.

In risposta a un post di Costanza Miriano su virus, vaccini e greenpass.

Purtroppo Costanza, constato quotidianamente che il tema famigerato è divisisissimo e ha fatto saltare alcuni miei schemi mentali che erano supportati da anni e anni di esperienza, cioè di realtà. In pratica all’improvviso mi sono trovato in sintonia con Massimo Cacciari e in disaccordo con gente con cui ero d’accordo praticamente su quasi tutto. Ho notato però che chi si arrabbia in modo esagerato con improvvisa comparsa di schiuma, appartiene in toto alla squadra A, e io, che non faccio parte né di quella né della B ma cerco di capire, vado confusamente a momenti. I cosiddetti scienziati dicono A, ma ci sono altri scienziati che dicono B. Uno di loro era un premio Nobel, e non potendo dare addosso a Nobel si è stabilito che l’ex Nobel è rincoglionito. Ma siccome ci sono altri scienziati B, non potendo essere tutti rincoglioniti, è stata istituita la categoria degli scienziati “migliori”. Ovviamente gli altri sono “peggiori”, e quelli che danno loro la patente sono di solito dei giornalisti, ovviamente migliori, da non confondersi coi giornalisti peggiori che dicono essere scienziati migliori quelli che sono peggiori. A mio parere ne sta scaturendo una variante confusa che a forza di frequentare Burioni e Severgnini avrà una crisi di identità e, con grande giubilo della Boldrini, dira di essere virus fluid, di non sentirsi più virus ma influenza stagionale. E (se Dio vuole) vissero felici e contenti.