Solo “rovescio” poco “diritto”.

Stavo ascoltando con curiosità la trasmissione di Rete 4 di Paolo Del Debbio. Si parlava di Islam e sottomissione delle donne. Ospite la solita nome arabo con l’aggiunta di “Murgia”, probabilmente il cognome del marito. Daniela Santanchè e Giuseppe Cruciani insistevano nel dire che nel Corano c’è scritto tutto ciò che poi avviene nella realtà e che non si tratta di maschilismo o femminicidi ma di messa in pratica di ciò che è detto nel libro sacro dell’Islam. Lo confermano le interviste fatte in tutte le salse, è inutile nasconderlo, mille mila intervistati dicono che è giusto uccidere perché lo vuole Allah, è inutile barare. Ovviamente chi mente sostenendo che non è vero, cerca di imputare all’ignoranza di chi vive nelle zone rurali ogni violazione dei diritti umani. Lo fanno per mestiere anche contro quei cattolici che non si “aggiornano” e continuano imperterriti a credere. Cruciani si porta appresso il Corano e dice che è tutto scritto lì.

E allora ecco l’intervento del solito deputato del PD, tale Andrea Romano, che estrae dal cilindro la solita balla: “Anche nella Bibbia si invita alla violenza…” e ripete a memoria un passo del Levitico in cui si dice che se un uomo va con un uomo deve essere messo a morte.

La Santanchè gli risponde che nella Chiesa Cattolica esiste una gerarchia, c’è un’interpretazione e… basta.

Ma come, basta questo? Ovvio, per semplificare, ma manca tanto, per esempio:

1) Il Cristianesimo NON è una religione del libro, le Sacre Scritture NON vanno prese alla lettera.

2) 2000 anni fa nacque Gesù Cristo e con lui il Vangelo. Noi cristiani non siamo vincolati a nessun precetto che prescinda dal Vangelo. Gesù ha dato pieni poteri a Pietro, tutto quel che legherai e scioglierai sulla terra lo sarà anche in cielo. Altro che Levitico!!

3) Chi segue pedissequamente certe regole non sono i cristiani ma gli ebrei, che tuttavia non hanno mai predicato la violenza.

4) Chi accusa coloro che seguono le regole del Levitico è antisemita, perché significa screditare e deridere quelle che per noi sono regolette assurde, vedi la serie di disposizioni alimentari che con Cristo vengono chiarite e abolite. Perché questi signori invece di studiarsi a memoria un pezzettino di Bibbia non si sforzano di comprendere ciò che ripetono a vanvera?

5) Spesso si accusa la Chiesa di essere un monolite antidemocratico, si cerca di demolire il primato petrino perché negherebbe la libertà e non metterebbe la Chiesa in contatto coi cambiamenti della società. Ma abolire le gerarchie significherebbe dar ragione alle farneticazioni di Romano. Noi crediamo in Dio fatto Uomo, morto per salvare l’uomo e risorto il terzo giorno. Se venissero spazzate vie tutte le copie esistenti al mondo delle Scritture, rimarrebbe il cuore della nostra che non è una religione ma un evento: la venuta di Gesù per salvarci. Il resto, ciò che è venuto prima, va letto alla luce di ciò che è stato rivelato poi.

6) L’Islam nasce sei secoli dopo Cristo, non è una religione di origine divina, infatti il suo fondatore non ha mai detto di essere Dio. Si fonda sul Corano, si è espansa con le guerre, non ha un interprete accreditato dall’alto per spiegare le sure del Corano. Ciò che è scritto è sacro e chi lo dissacra viene ucciso.

A un certo punto la signora dal nome arabo seguito da “Murgia”, imbeccata da Daniela Santanchè che tira in ballo la poligamia, afferma: “e che c’è di male, se le donne sono consenzienti va bene anche la poligamia”.

Qui casca l’asino ma credo che NESSUNO se ne sia accorto, perché Del Debbio stava interrompendo la discussione. Di fatto la signora Murgia (ormai diventato un cognome tanto ricorrente quanto inquietante in TV) stava dicendo che la legge italiana NON conta.

Nessuno le ha detto che la poligamia è REATO.

Nessuno domani protesterà.

Nessuno avrà da ridire e alla prima occasione una squadra di telecomandati si farà il segnetto rosso sul viso spiegandoci che bisogna combattere la violenza sulle donne.

È vero che il testimonial n.1 del calcio italiano s’è comprato due figli, sottraendoli in cambio di denaro alle loro madri, quindi io problema non è solo dell’Islam ma anche dei nostri progressisti, quindi la posizione di Romano è coerente con una visione perversa della realtà, ma è altresì vero che il silenzio assordante di chi non si degnerà di un’alzata di voce per urlare a questa signora dal nome islamico seguito da Murgia che NON può stare in Italia chi difende la poligamia, è la vera causa di tutti i cosiddetti femminicidi e della morte della ragazza uccisa perché non accettava i diktat della famiglia, e della povera Hina Salem, ricordata da Daniela Santanchè: “Quando andai a casa sua (a 500 m da qui) mi colpì la madre, che non era per niente triste per la perdita della figlia, e ogni volta che mi doveva dire qualcosa, prima guardava il figlio e il marito quasi per averne l’approvazione”.

Ecco caro onorevole Romano del PD, se non ci fosse differenza tra Cristianesimo e Islam, non le converrebbe incontrarmi per strada. Per sua enorme fortuna nessun cristiano la tratterà come dovrebbe per darle ragione.

 

 

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