Nuovi teologi.

Ultime notizie. Un brevissimo calo di tensione agli altoparlanti ha fatto sì che la frase di Papa Francesco “questo è il mese mariano” sia diventata “questo è il mese ariano”. Commozione nel condominio di Vito Mancuso e fuochi d’artificio presso la comunità di Bose.

Festa della mamma.

Ultime notizie. L’Ufficio Stampa di casa Vendola rende noto che quest’anno, dispari, la “festeggiata” in occasione della festa della mamma sarà Eddy.

Barconi e balconi

Ultime notizie. In seguito alla frase pronunciata dal segretario del PD Zingaretti durante una pizzata con amici, “Ahoo Sarvini s’è affacciato ar barcone!”, il gesuita padre Antonio Spadaro ha dato il via a una lunga ola partita da S. Egidio, terminata in Vaticano, con tappe intermedie presso ACLI, ARCI e la casa di riposo di Emma Bonino con un lungo applauso, sedatosi solo in seguito all’intervento del direttore ad interim dell’Ufficio Stampa Gisotti, che ha puntualizzato: “Zingaretti stava a parlà romanescooo, “balcone”, non “barcone”.

Calcio e precetti.

“I due marocchini del Tottenham alla fine hanno deciso di spostare il Ramadan che finirà il primo giugno”. Un bel chissenefrega? No, il commentatore di Sky deve darne notizia. Quindi un musulmano può decidere di rinviare il ramadan a suo piacimento? Vabbè, ridiamoci sopra, soprattutto ridiamo sul fatto che i servi del politicamente corretto ne diano la notizia. Poi dicono di noi cristiani. Ma se Cutrone decidesse di mangiare pane e acqua nei venerdì di quaresima, darebbero la notizia? E rispetterebbero la decisione o lo definirebbero integralista? Ne abbiamo le palle strapiene del pensiero unico!!!

AltaForte e pensiero debole.

Se andate su google e digitate “casa editrice”, la prima a comparire è AltaForte. Che dovrà ringraziare i suoi idioti nemici per la pubblicità gratuita di questi giorni. Mi verrebbe di fare un quadro, scrivere poesie, fondare un giornale, incidere un disco e presentarmi davanti alla sede di “Repubblica” o davanti alla casa di Lilly Gruber con un cartello “sono cugino di uno che simpatizza per la zia di uno che fa le pulizie a Casapound”. Credo che il successo sarebbe assicurato. Quanto sono poco intelligenti questi venditori di odio in salsa antifa!

Bancomat.

Oggi sono andato a ritirare dei contanti. C’era una persona che attendeva anch’essa di ritirare dei soldi. “Ma io ti conosco!” le ho detto. “Ci siamo già visti?” ha risposto. Ho poi scoperto che era una mia compagna di Bancomat.

Maltempo che fa.

Ultime notizie. In seguito alla notizia della possibile cancellazione del programma “Che tempo che fa” dal palinsesto RAI, Luciana Littizzetto tranquillizza i suoi acculturati fans, annunciando l’istituzione di un numero verde: “Chi vorrà continuare ad ascoltare le mie parolacce e i discorsi su pene e vagina, potrà usufruire di un numero di telefono gratuito”.

Il saloon di Torino.

La storia penosa del saloon di Torino, dove sedicenti democratici senza idee giocano al Cow Boy sparando contro il nemico e, soprattutto, sparando cazzate contro il mulino a vento del fascismo, non deve essere associata al vecchio mantra, sempre “democratico” del “non bisogna mai bruciare i libri”. A parte che quando vado all’Ikea e nelle librerie in esposizione vedo decine e decine di libri invenduti di autori sconosciuti, penso che per loro sarebbe più dignitoso un bel rogo, piuttsto che finire su Kallax o Gersby, io penso che non ci sia niente di male a bruciare un libro. Per esempio, quelli che trattano argomenti sull’esoterismo: gli esorcisti dicono che per eliminare possibili disturbi spirituali a chi ne è in possesso, la strada maestra è bruciarli. Ma che lo dico a fare se non si parla di questi argomenti nemmeno in chiesa?! Allora, senza arrivare ai casi estremi (e comunque se ne avete in casa bruciateli!) voglio esprimere il mio parere favorevole al rogo di certi libri con un ragionamento razionale (esistono anche i ragionamenti fatti col di dietro). Prendiamo i giornali vecchi. Non vengono forse usati per accendere il fuoco? Ricordo che a casa della mia nonna paterna tanti anni fa venivano usati anche in bagno al posto della carta igienica e nessuno obiettava nulla. Non per risparmiare ma per ottimizzare, per smaltire, sennò dove finivano? nella pattumiera, infatti ai tempi non passavano quelli della Caritas a ritirarli e non c’era (bei tempi!) l’inutilissima raccolta differenziata (oltretutto la madre di Greta non era nemmeno incinta). E siccome sui giornali scrivono persone più o meno dignitose quanto coloro che scrivono libri, cioè cani e porci, perchè sappiamo che in Italia c’è più gente che scrive che gente che legge, perchè un articolo sul Corriere può essere tranquillamente bruciato ma se pubblicato su un libro, magari una raccolta di articoli, diventa vietatissimo per i benpensanti (si fa per dire)? Oltretutto, tornando alla inutilissima raccolta differenziata, sappiamo che dalla carta che mettiamo negli appositi contenitori sicuri di esserci puliti la coscienza (e i più grulli di aver salvato un albero), non si ricava altro che cartone per imballaggi, che peraltro viene già prodotto, ce n’è in esubero ed un procedimento anti economico. a che fine fa allora la carta? Qui da noi e ovunque ci sia un inceneritore, chiamato termovalorizzatore perchè fa più figo e semanticamente inquina molto meno, la carta, così come la plastica, finisce nella geenna di A2A perchè brucia bene e produce calore. Oddio, quando mi godo il tepore dei caloriferi cittadini (qui andiamo a gas) non devo pensare che è prodotto da “Repubblica” e dal “Corriere”, sennò altro che Geenna, e allora verrebbe voglia di indossare un bel maglione di Shetland (e immaginare le pecore che, schifate fanno BEEHH mentre leggono una analisi politica di Scalfari). Insomma, anni fa un’amica per provocarmi e farmi incazzare, quindi “amica” tra virgolette, mi regalò un libro di Augias e Pesce che volevano spiegarmi che il Cristianesimo è nato quando lo dicono loro e altre amenità compagne. L’ho bruciato e non mi ha nemmeno scaldato, ma ne sono fiero.