L’attacco in corso.

Stiamo combattendo una battaglia spirituale.
A proposito di Verona, un’altra puntualizzazione: Si contesta la partecipazione di esponenti dell’area ortodossa. Perchè? Benedetto XVI era a un passo (si fa per dire, comunque il percorso intrapreso era quello) dalla riunificazione con la Chiesa più “vicina” a quella cattolica.
Ciò a “qualcuno” non andava bene, sia per motivi politici (Benedetto era molto in sintonia con Putin, di cui avrebbe poi detto “L’incontro con Putin fu interessante. Abbiamo parlato tedesco, lo conosce perfettamente. Non abbiamo fatto discorsi profondi, ma credo che egli – uomo di potere – sia toccato dalla necessità della fede. È un realista. Vede che la Russia soffre per la distruzione della morale. Anche come patriota, come persona che vuole riportarla al ruolo di grande potenza, capisce che la distruzione del cristianesimo minaccia di distruggerla. Si rende conto che l’uomo ha bisogno di Dio e ne è certo intimamente toccato. Anche adesso, quando ha consegnato al papa [Francesco] l’icona, ha fatto prima il segno della croce e l’ha baciata” e molto lontano da Obama ” Ha determinate idee che non possiamo condividere”), che per motivi religiosi: Innanzitutto perchè protestantesimo e progressismo sono quasi sinonimi, quindi riavvicinare la Chiesa Cattolica a quella Ortodossa significava rovinare il “piano” progressista di protestantizzazione del cattolicesimo. Per farla breve, protestantizzare significa eliminare i Sacramenti, quindi la Chiesa, e questa è la ragione sociale del progressismo. E poi perchè le profezie di Fatima parlano chiaro: La Russia si convertirà, cioè, mollerà l’ideologia comunista (che non a caso è stata spostata a ovest), e questa conversione porterà al trionfo del Cuore Immacolato di Maria, ovvero la Donna che sconfiggerà il drago (e al “drago”, che conosce la propria sorte, ciò dà fastidio – quello zero virgola per cento che non capisce il discorso è pregato di meditarci sopra-). E’ quindi chiara la matrice soprannaturale degli attacchi odierni alla famiglia e alla Chiesa, non solo quelli “ab extra” ma soprattutto quelli interni, oggi scatenatisi come MAI nella storia. Ci furono altre epoche di profonda crisi, per esempio, la Chiesa visse la “cattività” di Avignone, una settantina di anni bui davvero, ebbe a che fare col nazionalismo francese, ma c’era un popolo cristiano che ragionava “cristianamente”, quindi c’erano gli anticorpi e poi ci fu quella grande donna che salvò l’Europa, cioè Caterina da Siena, “obbligando” il Papa a rinsavire.
Oggi non ci sono anticorpi e la Chiesa sta subendo attacchi interni nelle diocesi sparse per il mondo ma, soprattutto, in Vaticano (e non mi riferisco al Santo Padre), quindi il “nemico” sta accelerando l’offensiva, sapendo che la vittoria di Maria è comunque imminente. Sia ben chiaro, non si tratta di messianismo, nessuno parla di fine del mondo, anche perchè nessuno con nessuna profezia potrà mai sapere “quando”, ma di un discorso che intreccia il cielo e la terra. Oggi, non a caso, il mondo protestante – laicista ha del tutto eliminato la presenza della fede dalla vita quotidiana, relegandola a fatto privato. Il motivo di ciò è il tentativo (quasi riuscito) di eliminazione del pensiero cattolico dall’opinione pubblica col relativo abbandono della profezia.

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