Padre Zanotelli accusa Matteo Salvini di essere un “genio malefico”. E dice che i suoi sono “atti criminali”.
Se Alex Zanotelli comparisse adesso dal nulla con questa uscita, seppur infelice, potremmo fermarci, meditare le sue parole, approfondirle, farci venire dei dubbi, criticarle in positivo o in negativo.
Purtroppo padre Zanotelli, pur essendo un missionario che s’è dato per gli ultimi, quindi tanto di cappello, non è nuovo a uscite di questo genere.
I suoi attacchi sono sempre rivolti all’occidente, in particolare ai governi di destra, sempre accusati di voler sopraffare i poveri. Peccato però che talvolta i suoi fulmini contro i ricchi prevedano delle deroghe, per esempio nel 2004 si infatuò di Beppe Grillo, che dal suo panfilo scrisse la prefazione al suo “I poveri non ci lasceranno dormire”. Pare però che padre Alex dorma a fasi alternate, e che si svegli sempre appena sente odore di destra, forse dimenticandosi che l’Africa ha subito i peggiori attacchi non dai colonizzatori, che tutto sommato, come ricorda padre Piero Gheddo, hanno portato benessere, ma dai regimi marxisti che ne hanno preso il posto.
Zanotelli sproloquiava ieri contro Berlusconi come oggi contro Salvini, contro gli attacchi in Siria di Trump ma non contro quelli di Obama, recordman guerrafondaio assoluto tra i presidenti americani, per numero di bombe sganciate.
Dicevo di Piero Gheddo, il missionario che conosceva l’Africa più di qualsiasi altro essere vivente, avendo girato un numero infinito di missioni, che definì padre Alex “un cattocomunista”, opponendo alla sua visione di stampo marxista che “gli africani sono indietro, perché non hanno raggiunto lo sviluppo culturale che ha raggiunto l’Occidente. È questa la vera causa del sottosviluppo. E allora, invece di protestare contro le multinazionali e fare le marce contro il commercio di armi, forse sarebbe meglio realizzare scuole e dar loro cultura. Solo così l´Africa uscirà dal sottosviluppo”. Che poi è sempre stata la chiave di lettura di tutti i missionari, a partire dall’apripista, ovvero il fondatore dell’Ordine a cui appartiene padre Alex dalla memoria corta, cioè il Beato Daniele Comboni, il cui motto era “Salvare l’Africa con l’Africa”. Così hanno sempre agito, con successo, i missionari cattolici, portando Cristo e insegnando ai popoli la cultura del fare, scavando pozzi e coltivando il grano: Pane e Cristo, non lamentele e rivendicazioni, accuse ai ricchi e incitamento all’odio.