Caro Monsignore, vendiamo la Cappella Sistina?

Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».

Caro Monsignore, con quell’olio prezioso quanti poveri avrebbero potuto mangiare? A pensarci bene anche se Gesù avesse venduto le sue vesti, le avesse messe all’asta, avesse dato il ricavato ai poveri e avesse adottato la linea di abbigliamento adamitica “foglia di fico”, credo che un bel po’ di denari li avrebbe ricavati.

Per non parlare dell’azienda d famiglia: san Giuseppe quanto avrebbe potuto ricavare dalla vendita della sua attività?

Beh ci sarebbe anche la casa di Maria, che poi gli angeli se la sono portata a Loreto, ma se Maria l’avesse venduta, altri poveri sarebbero stati levati dalla soglia della povertà che in quei tempi doveva essere piuttosto bassa.

E la barca di Pietro? Che spreco, non poteva pescare dalla riva con una canna da pesca?

A dire il vero Gesù rispondendo a Giuda “lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”, mette una pietra su tutti i discorsi della Chiesa pauperista, della povertà come obiettivo, della vita da vivere nelle fogne, eppure dopo 2000 anni tornano a farsi sentire coloro che vorrebbero la Chiesa povera, magari per depredarla. Certamente Napoleone voleva una Chiesa poverissima, infatti fece razzia di migliaia di opere d’arte appartenenti alla Chiesa. Lo stesso fecero i sempre celebrati eroi del cosiddetto Risorgimento italiano.

Oggi si sta ipotizzando di vendere le chiese vuote per realizzare quattrini da destinare ai poveri.

Caro Monsignore, se in una chiesa c’è una Messa con cinque fedeli, la celebrazione dell’Eucarestia vale meno rispetto a quella della Messa di mezzanotte a Natale in San Pietro?

Chi è il “protagonista” della S. Messa, Cristo che con la transustanziazione fa cambiare sostanza alle particole o l’animatore del coro che fa cantare i ragazzini?

E se il Santo Padre, absit iniuria, impazzisse e per sanare il debito pubblico italiano, vendesse la Cappella Sistina a Macron o alla Merkel?

 

 

Termovalorizzatori.

La polemica riguardo agli inceneritori/termovalorizzatori messa in scena dai 5 Stelle, pur non essendo altro che una presa di posizione per far vedere al proprio elettorato che l’ecologismo grillino non era solo da comizio, non è condivisibile ma ha fatto emergere un dato: I rifiuti del centro sud vengono in gran parte bruciati al nord. Quelli che non arrivano qui (a Brescia una enorme quantità arriva dal sud) vengono spediti in varie località europee, farseli accettare costa carissimo e, oltre a guadagnarci, chi prende in carico quei rifiuti ringrazia e salta di gioia. Quindi, come col nucleare che in Italia non possiamo accendere salvo poi dover acquistare energia da Paesi europei che ci vendono energia prodotta con gli atomi, facciamo la stessa figura dei minchioni. Tutto questo grazie ai verdi e all’ambientalismo d’accatto, nuovo riempi vuoto della sinistra dopo lo svuotamento dell’ideologia parzialmente defunta sotto il muro di Berlino. Ora, accade che il termovalorizzatore di Brescia necessiti, per produrre energia, di una quantità notevole di rifiuti indifferenziati. Questi arrivano da fuori città e vengono bellamente bruciati qui a due passi dal centro storico. Tutto ok, dicono che non ci sono rischi per la salute, abbiamo il teleriscaldamento più antico d’Italia, fiore all’occhiello della città, già visitato da delegazioni entusiaste da tutto il mondo e migliaia di cinesi si son fatti l’unico selfie bresciano con l’inceneritore trascurando le migliaia di opere d’arte… Perfetto. Ma.. Perché la cittadinanza non deve beneficiare di un bene che le appartiene? Dopo la sciagurata fusione ASM AEM, un favore strano fatto da una municipalizzata che funzionava alla grande a una che andava male, i milioni di euro che arrivano nelle tasche del comune si sono ridotti. Dobbiamo sempre chiedere l’elemosina per mantenere la metropolitana, non possiamo permetterci una nuova indispensabile linea. Si dicono tante cose al riguardo ma sempre in privato, i media dormono e hanno una paura folle di andar contro i padroni della città… Ora, da più di un anno Brescia ha iniziato la raccolta differenziata, il cittadino deve fare il bravo, essere ecologico, e poi? Arriva l’indifferenziata da città che non differenziano… e noi gliela bruciamo perchè l’impianto per funzionare e scaldarci ha bisogno di quel pattume?

Ma allora perchè fare la differenziata in città?

Questa è l’illogica logica dei padroni del vapore locale, sperando che ciò che esce dal megacamino sia davvero vapore.

acqua

Articolo postdatato.

E niente, qui da noi domenica c’è un referendum per esprimere cosa pensiamo sulla gestione dell’acqua. Volete che sia distribuita da un ente pubblico al 100% o che possano subentrare quote di privati? Risposta: Non può fregarmene di meno. Infatti per principio non voto ai referendum, a maggior ragione a quelli consultivi che per il 90% restano inascoltati, infatti mi sembra che si fosse già votato su questo argomento. “L’acqua è un bene pubblico, è di tutti”. Certo, ma vai alla fonte a prendertela con la brocca o ti arriva in casa? Quindi è giusto pagare un tot, non mi interessa che i tubi vengano aggiustati da un privato o dallo “Stato”, l’importante è che l’acqua arrivi e sia potabile. Ecco, allora se andassi a votare voterei NO. Visto che a casa mia l’acqua del rubinetto puzza, che quando piove puzza di più perché ci sono mille falle blu nei tubi e in caso di temporale il timore che si inquini con agenti esterni spinge il gestore pubblico a iniettare schifezze disinfettanti per pararsi il di dietro…

Avevo sospeso questo articolo perchè mi sembrava tempo perso, invece davvero qualcuno è andato a votare SI’, non ci posso credere!

Li rispetto, intendiamoci, ma mi devono spiegare dove si sono informati.

Caro Monsignore, mi illumini lei!

Eh no,  caro Monsignore, non ci siamo. Io questi li denuncio alla Suprema Corte dei Supremi Diritti Umani e Antisovranisti.

Mi dica lei, perchè se una donna si innamora di un lampadario questo suo profondo e luminoso sentimento deve essere sbeffeggiato e considerato una sindrome, cioè un insieme di sintomi, cioè una malattia?

Perchè ci si può sposare con cani e porci, e non sto offendendo nessuno, intendo proprio dire cani e porci, e non con un lampadario?

Che male mi ha fatto costei fidanzandosi con un bel gnoccolone e i suoi fantastici led?

Certo, deve stare attenta se non vuole procreare, ma le basterà spegnere l’interruttore prima dell’accoppiamento se vuole evitare che venga alla luce un bambino., anche se farlo al buio con un lampadario è un controsenso, e poi magari lui si offende.

Avrei però da eccepire sull’età del promesso sposo, in effetti l’innamorata di Leeds ha ben 57 anni meno del marito (che quindi non potrà mai diventare un leader politico francese) e sono oggettivamente tanti, però con un bel restyling e un bravo elettricista si possono fare miracoli.

Caro Monsignore, ne abbiamo viste di tutti i colori ma secondo me non proprio tutti tutti; per esempio mi aspetto che il novantunenne prima o poi non ce la farà più e sono sicuro che la sua amata amante si batterà coi radicali per staccare la spina al marito.

Cosa dice, pensa anche lei quello che penso io, cioè che la signorina in realtà stia mandando un messaggio subliminale al suo vecchio compagno di università Dario Lampa?

Si chiama oggettofilia ed è una sindrome che porta alcune persone a provare attrazione sessuale per uno specifico oggetto inanimato, fino ad arrivare ad amarlo anche sentimentalmente, come se fosse una persona. È la patologia sviluppata da Amanda Liberty, una 34enne di Leeds, in Inghilterra, che si è letteralmente fidanzata con un lampadario antico, realizzato in Germania 91 anni fa: la donna ha raccontato di aver avuto un vero e proprio colpo di fulmine e di essersi innamorata di questo oggetto a prima vista, non appena lo ha trovato su eBay, dove lo ha acquistato.

Segno rosso.

Caro Monsignore,

non se ne può più di queste vagonate di demagogia. Questa giornata di campionato, parlo di calcio ovviamente, è stata caratterizzata dalla carnevalata del segno rosso in faccia portato da tutti i calciatori e arbitri per ricordare la violenza sulle donne.

Mi chiedo, a cosa serve una dimostrazione del genere?

Le statistiche dicono che questo è un problema statisticamente irrilevante. L’amore che dobbiamo avere verso tutte le donne (persino per quelle che fanno di tutto per essere orribilmente disgustose nutrendosi di ideologia) ci spinge, nel ricordo delle nostre donne, nonne, madri, mogli, figure determinanti per la nostra crescita per averci fatto uomini e per contribuire alla nostra santità (senza donna l’uomo la santità se la scorderebbe, non perchè vittima ma discepolo) a essere solidali con esse.

Ma quando qualcuno ci dice che “una donna su tre è stata vittima di abusi” e nessuna tra le nostre madri, nonne, bisnonne, mogli, sorelle, figlie, cugine ha mai (per fortuna) subito cose del genere, la domanda sorge spontanea: Non è che state barando e, proprio voi che dite di essere “donnofili” siete invece degli abili sfruttatori del sesso debole per biechi fini ideologici?

Ieri Cristiano Ronaldo portava in faccia il segnetto rosso.

Cristiano Ronaldo ha affittato l’utero di una donna per produrre un figlio che, appena  nato, le è stato strappato per essere consegnato al mittente pallone d’oro. Questo non è il peggior sfruttamento della donna? Non è un crimine? No, tutti a osannare Cristiano Ronaldo col segno rosso verniciato in faccia. Alla faccia dell’ipocrisia!

Oggi è morto Bernardo Bertolucci. Finchè si ricorda un “grande regista” va bene, de gustibus… Si sa, se uno è di sinistra e porta avanti un’ideologia sbilenca viene beatificato all’istante.

Ma Bertolucci in “Ultimo tango a Parigi” organizzò con Marlon Brando uno stupro ai danni di Maria Schneider:

“Nei primi anni Settanta ebbe un grandissimo ritorno di fama grazie alla sua partecipazione nel Padrino di Francis Ford Coppola e in Ultimo tango a Parigi.

Maria Schneider è un’attrice francese nata nel 1952 e morta nel 2011, a 58 anni. Raggiunse diciannovenne la celebrità internazionale, quando, da pressoché sconosciuta, fu scelta come coprotagonista di Ultimo tango a Parigi accanto al già notissimo Brando. L’attrice lavorerà in seguito anche con Michelangelo Antonioni, in Professione: Reporter, al fianco di Jack Nicholson, e continuerà a recitare fino alla fine degli anni Duemila, senza raggiungere il
successo di fama del suo primo film da protagonista, che in diverse occasioni ha dichiarato di odiare a causa dell’immagine di giovane disinibita che diede di lei.

Nel 1971 Bernardo Bertolucci era un regista in attività da dieci anni, reduce dal suo primo vero successo internazionale, Il conformista, che era stato accolto con entusiasmo soprattutto negli Stati Uniti. Bertolucci era noto per le tematiche delle sue pellicole, spesso a sfondo sessuale, psicanalitico, morboso e provocatorio.

Il titolo del suo nuovo film era Ultimo tango a Parigi, e la trama riguardava un appartamento sfitto a Parigi, dove un vedovo quasi cinquantenne (Brando) e una donna diciannovenne (Schneider) si incontravano per caso e senza neanche rivelarsi i propri nomi iniziavano una storia di sesso, che li portava a perdersi nel lato più morboso e estremo di se stessi.

Il film fu accolto da uno scandalo senza precedenti, in Italia e all’estero, ma da altrettanto successo di pubblico, che lo rese uno dei film più visti dell’anno.

Anche la critica, seppur divisa, fu generalmente favorevole, plaudendo l’eleganza della messa in scena, la prova degli attori, le musiche di Gato Barbieri e il senso incombente di dramma e perdizione presente in quella relazione priva di romanticismo.

Non furono così clementi le autorità italiane, che condannarono il film, per offesa al comune senso del pudore, a causa delle molte scene a sfondo sessuale e dei dialoghi considerati offensivi della morale. Allo stesso Bertolucci, come autore del film, furono revocati i diritti politici per cinque anni.

In particolare fece molto scalpore una scena, diventata la più nota del film e citata innumerevoli volte negli anni seguenti. Si tratta della sequenza in cui Paul, il personaggio interpretato da Marlon Brando, usa del burro come lubrificante prima di avere un rapporto anale non consenziente con Schneider, che fu costretta a ripetere frasi contro la sacralità della famiglia mentre è costretta a terra dal partner.

Nel 2007, durante un’intervista al quotidiano britannico
Daily Mail, Maria Schneider fece alcune dichiarazioni in merito al film. Secondo l’attrice, Bertolucci sarebbe “un regista sopravvalutato”, e lo definì “grasso,
sudato e manipolatore”, facendo presente di essersi sentita “un po’ violentata” durante le riprese della scena del burro.

“Quella scena non era nella sceneggiatura originale. La
verità è che fu a Marlon che venne l’idea”, dichiarò l’attrice in quell’occasione. “Me ne parlarono solo poco prima di girarla, e io ero davvero arrabbiata
per questo. Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato, perché non
si può costringere qualcuno a fare qualcosa che non è nel copione, ma a quel
tempo non lo sapevo. Marlon mi disse: ‘Maria, non ti preoccupare, è solo un
film’, ma durante la scena, anche se ciò che Marlon stava facendo non era vero, io piansi lacrime vere”.

“Mi sono sentita umiliata e a essere onesti un po’
violentata, da Marlon e da Bertolucci”, ha continuato l’attrice. “Dopo la scena, Marlon né mi consolò né mi chiese scusa. Fortunatamente, fu girata in un solo ciak”.

Molti all’epoca credettero che le scene di sesso tra Brando
e Schneider fossero reali, ma in quella stessa intervista l’attrice lo ha
negato: “Niente affatto. Non c’era attrazione tra noi. Per me, era più
simile a una figura paterna. Rimanemmo amici fino alla fine, anche se per un po’ non riuscimmo a parlare del film”.

Schneider confessò che la fama derivata del
film, e il fatto che la gente la associasse a quel personaggio così disinibito,
la portò ad avvicinarsi alle droghe, a un tentativo di suicidio e a un
esaurimento nervoso.

Le dichiarazioni di Bertolucci

Nel febbraio 2013, Bernardo Bertolucci era ospite presso il
programma televisivo olandese College Tour, durante il quale parlò del film e
in particolare della famosa scena del burro, ormai a due anni di distanza dalla
morte di Schneider.

“Povera Maria, è morta due anni fa e io sono stato incredibilmente triste perché dopo l’uscita del film non ci siamo più visti, mi odiava”, aveva dichiarato il regista italiano. “La ‘scena del burro’ nacque da un’idea che io ebbi insieme a Marlon la mattina stessa prima di girarla.
Nella sceneggiatura c’era scritto che lui avrebbe dovuto stuprarla, in un certo
senso, e mentre facevamo colazione vedemmo una baguette e del burro, e senza dire nulla ci guardammo e capimmo cosa volevamo.

“Ma in un certo senso io mi sono comportato in modo orribile con Maria, perché non le dissi cosa sarebbe successo, visto che volevo la sua reazione come ragazza e non come attrice”, ha confessato nell’intervista Bertolucci. “Volevo che sembrasse umiliata, e credo che per questo odiò me e Marlon, perché non le dicemmo del dettaglio del burro usato come lubrificante. Mi sento ancora molto in colpa per questo”.

Bertolucci rispose: “No. Mi sento in colpa ma non me ne pento. Per fare un film, a volte è necessario essere completamente liberi per ottenere qualcosa, credo”, rispose il regista, alla domanda dell’intervistatore olandese sul suo essersi pentito di aver girato quella scena in quel modo. “Non volevo che Maria
recitasse la sua umiliazione e la sua rabbia, volevo che le provasse. E per
questo mi ha odiato per tutta la vita”.

Il 23 novembre 2016 El Mundo de Alycia, il sito di un’associazione no profit spagnola, ha pubblicato in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne un articolo corredato dal video sottotitolato in spagnolo dell’intervista di Bertolucci (già reperibile su YouTube dal 2013), accusando il regista e denunciando la sua ammissione di colpevolezza.

Nei giorni successivi, alcune testate statunitensi hanno
ripreso la notizia e il video, che a differenza della sua prima apparizione del
2013 ha questa volta avuto una grandissima eco, con diversi giornali e celebrità hollywoodiane che si sono scagliate contro Brando e Bertolucci.

“Non guarderò più questo film, Bertolucci o Brando allo stesso modo”, ha per esempio dichiarato su Twitter Chris Evans, interprete di Capitan America nei film Marvel. “Tutto questo è oltre il disgustoso. Mi sento infuriato”.

Ecco, il giorno prima ci dicono che le donne sono vittime di schiere di schifosi maiali, il giorno dopo chiamano “maestro” un regista che probabilmente apparteneva alla suddetta schiera.

Mai più violenza, mai più violenza sulle donne, mai più iniziative così inutili e stupide!

Caro Monsignore, per quanto ancora?

 

Truffa immigrazione.

Ovviamente l’immigrazione degli ultimi anni NON è stata spontanea ma ORGANIZZATA. Il progetto Europa meticcia viene da lontano, non è complottismo, esistono documenti e programmi scritti decine di anni fa (uno di questi, fatto passare per fake news è il cosiddetto piano Kalergi, a tal proposito leggete il libro di Matteo Simonetti, grazie a lui non è andata persa una testimonianza che servirà per scrivere i libri di Storia relativi a quest’epoca di pazzi). Perchè hanno creato la figura del migrante, ovvero colui che non si ferma mai, perchè il migrante non si chiama migrato, deve vivere costantemente nella condizione di nomade. Perchè? Perchè sradicare l’essere umano significa uniformarne la cultura, eliminare le caratteristiche dei popoli, standardizzarne usi e costumi, eliminare i sapori, quindi promuovere quella che anni fa (alcuni che per anti americanismo congenito quella volta, stranamente, ci azzeccarono, anche se partendo da analisi economiche e non culturali) chiamavano la McDonaldizzazione. A cosa deve portare come risultato finale questa malattia mentale che si chiama multiculturalismo? Alla RELIGIONE UMANITARIA, la religione UNICA, l’argomento della fine dei tempi. Poichè prima della seconda venuta di Cristo ci saranno dei segni annunciati nel Vangelo e uno, decisivo, ha che fare con gli “stranieri”: In Matteo 24,14 si dice che “Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine”, ovvero che l’unica religione vera dovrà essere a disposizione di tutti i popoli, solo allora Cristo tornerà sulla terra per vedere chi avrà risposto all’appello. Perchè l'”immigrazia” è anticristica, cioè satanica? Perchè lo scopo finale è quello di satana, ovvero “la scimmia di Dio” che imita il Padreterno, ovviamente senza poterci riuscire ma potendo mietere vittime strappate con l’inganno alla salvezza eterna. Quindi se Cristo annuncia il Vangelo portato a tutte le genti, cioè la vera religione, satana usa l’umanitarismo, il falso umanesimo, quello del volemose bene, la falsa fratellanza, per uniformare le religioni che, per forza di cose, dovranno giungere a un compromesso. Ma la Chiesa Cattolica non può rinunciare a nulla perchè testimonia la Verità, non i compromessi, per questo certi allegri ecumenismi sono pericolosi e vanno valutati con molta severità. Satana in vista della fine dei tempi vuole portare al mondo la religione unica imitazione del cristianesimo ma totalmente priva di Dio. L’immigrazione di massa è uno strumento diabolico per sconfiggere Cristo. L’obiettivo principale è Roma perchè è il cuore del Cristianesimo. Roma che in questa fase storica è attaccata da tre nemici alleati forse inconsapevoli di esserlo: A nord il protestantesimo, l’origine delle ideologie criminali del ‘900, che eliminando l’autorità della mediazione della Chiesa nella comprensione delle Scritture, ha generato il relativismo odierno cancro del pianeta. A sud l’Islam, una religione nata per prendere il posto del Cristianesimo, diffusasi con le guerre e più volte neutralizzata dalle armate cristiane che hanno salvato l’Europa (che oggi rinnega gli eventi per stoltezza). Poi c’è il nemico interno, forse quello più pericoloso, che si chiama laicismo. Se ci pensiamo bene, queste tre alleati inconsapevoli sono mossi dallo stesso fine. Per questo l’immigrazione, l’occupazione dell’Italia viene dal mondo islamico con l’aiuto del mondo protestante (Europa) e la connivenza dei laicisti italiani (quelli che non vogliono festeggiare il Natale o che vogliono eliminare i crocifissi dalle scuole e la carne di maiale dalle mense per un falso rispetto altrui).

Diciamo insieme.

Padre Nostro? Ma Giovanni Paolo primo ha giustamente detto che Dio è padre ma anche madre, infatti Dio non ha sesso. Quindi diciamo insieme “genitore nostro”.

Che sei nei cieli? Ma Giovanni Paolo II disse chiaramente che il Paradiso “non è un luogo” come lo intendiamo noi, bensì una “condizione”, poi non sappiamo come sarà di preciso ma non è nei “cieli”. Facciamo allora “che sei in un’altra dimensione”.

Sia santificato il Tuo nome? Ma “santificare” significa rendere santo ciò che santo non è! Quindi diciamo “sia lodato il Tuo nome”

Venga il tuo Regno? Ma cosa dici, il Suo Regno è già parzialmente presente sulla terra, casomai “si rafforzi il Tuo Regno”.

Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra? Questa la accendiamo? Che dite teologi, mattiamola al voto. Ok, la maggioranza approva ma se esistessero gli extra terrestri li discriminiamo? Facciamo “come in cielo, così su tutti i pianeti”.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano? No, sarebbe meglio cibo. Facciamo cibo? Sennò facciamo pubblcità occulta ai fornai.

Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori? Amici teologi, è troppo complicato, io direi “perdonaci come noi perdoniamo il prossimo”. Sì, dai, bella!

Non ci indurre in tentazione? AAAHHHH che brutte cose, Dio non può indurci, e poi  oggi c’è la cottura a induzione, magari la massaia pensa che il Creatore ci faccia bollire il cervello, no, non sia mai. “non abbandonarci alla tentazione”

Ma liberaci dal male? Ma ci mancherebbe, il male? ciò che per me è male magari per te è bene, io che diritto ho di dirti che quel che fai è male? Teologi, come la mettiamo? “Liberaci dal razzismo”? No, il male è l’evasione fiscale! “Liberaci dall’evasione fiscale”? Non basta, male è anche non fare la raccolta differenziata, l’ha detto Jeffrey Sachs nella “Laudato sì!”. Ma male è anche essere… Amici, è pronta la cena, facciamo “liberaci, da cosa vedi un po’ Tu”.

Amen. Va bene amen?

Genitore nostro che sei in un’altra dimensione, sia lodato il Tuo nome, si rafforzi il Tuo Regno, Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così su tutti i pianeti, dacci oggi il nostro cibo quotidiano, perdonaci come noi perdoniamo il prossimo, e non abbandonarci alla tentazione, liberaci, da cosa vedi un po’ Tu, Amen.

 

Ultime notizie: Fedez.

Ultime notizie. Fedez smentisce di aver affittato l’utero di una donna asiatica per avere un figlio: “C’è stato un equivoco, non l’ho affittato per quello ma per piazzare i miei nuovi tatuaggi. Ho terminato la superficie utile sul mio corpo”.

Russian Gate.

Ultime notizie. Nuove grane per Donald Trump:  Pare che Vladimir Putin sia stato beccato mentre inviava milioni di mail agli elettori americani: “Alle elezioni di medio termine votate Trump al Senato ma i democratici alla Camera, sennò ci beccano”.