Tuttologia

Caro Monsignore,

mi dicono che è da arroganti voler sempre dire la propria idea, che se non sei medico non puoi parlare di vaccini, che se non sei matematico non puoi parlare di Pitagora, che se non sei architetto non puoi dir nulla di Renzo Piano, che se non sei cretino non puoi giudicare certi programmi televisivi.

Insomma, oggi può parlare solo lo specializzato, lui sì che è autorizzato, che sa quel che dice.

Una volta si andava dal medico, cosiddetto generico, insomma, il medico di famiglia, una delle tre massime autorità delle comunità: C’erano il prete, il sindaco e il medico, il resto era composto da gente rispettosa che quando li incontrava per strada doveva genuflettersi o togliersi il cappello.

“Io sono amico del medico” era un’autocertificazione per accreditarsi nei migliori club della società.

Oggi il prete non va più in giro vestito da prete, il sindaco è diventato il simbolo del “son tutti ladri, di destra e di sinistra” e la gente non se lo fila più, e anche il medico ha perso ogni autorità.

Infatti se vai dal medico, e parlo di quelli giovani, perchè gli anziani sono tosti e sanno distinguere ancora il mal di denti dal mal di pancia, finchè parli di malessere generale ti ascolta, ma se inizi a localizzare il tuo disturbo, dopo cinque minuti ti avrà già scaricato sullo specialista.

“Sicuramente sei allergico a qualcosa. tieni, questo è il biglietto da visita del mio amico allergologo”. E il paziente viene indirizzato all’allergologo.

Quelle macchie… vai dal dermatologo!

Hai un brutto colore, vai dall’epatologo!

Fossi in te andrei dal neurologo, io non posso aiutarti.

Corri dal sessuologo, prima che sia tardi.

L’immunologo, devi consultare l’immunologo!

Poi ci sono le varianti creative e alternative, quelle trendy che spesso sono inutili o dannose ma che al paziente piacciono tanto:

“Il mio osteopata mi ha detto che…”

OSTEOCHE????? Ma lo sai che è una branchia della medicina OLISTICA? Sai almeno cos’è?

No, non lo so.

E sai perchè non lo sai? Perchè il prete, che una volta era l’autorità principale del paese il cui medco ti ha mandato da me, oggi gira per strada con la maglia a strisce e in ciabatte, quindi tu non lo identifichi più, quindi ha perso la propria autorità, quindi non conta più ciò che dice, quindi o non dice nulla, oppure dice qualcosa che lo liberi dall’isolamento e che gli restituisca un briciolo di autorità, quindi ciò che l’interlocutore vuol sentirsi dire.

Perciò cosa fa? Lo manda dall’osteopata!

E allora caro Monsignore, nelle nostra parrocchie si organizzano corsi di Yoga, di Reiki, perchè così la gente “arriva”. Poi però iniziano i guai.

Io so che lei è all’antica, forse un po’ troppo, tuttavia potrebbe intervenire, dire qualcosa. Lei va in giro vestito da prete, l’ho vista in bicicletta che per un pelo le si impigliava la talare nei raggi, quindi ha ancora autorità; la usi!

Dicevo, Monsignore, che ti lasciano parlare solo se hai una specializzazione. Poi però accendo la TV e c’è Alba Parietti interrogata sulla Metempsicosi, la stessa simpatica Alba che la settimana prima teneva lezioni sull’artrosi e che domani, magari, la ingaggeranno per servire la Messa trasmessa in diretta su RAI 1.

Allora, vede, lei dice che io sono bastian contrario, ma non le sembra che abbia un po’ di ragione?

Non sono un bartaliano inconsapevole, un “è tutto sbagliato, è tutto da rifare”, sono cresciuto con Adriano De Zan che cantava le gesta di Moser e Saronni e perfino i miei genitori erano uno per Bartali e l’altro per Coppi, no non c’entra il “bastiancontrariesimo”, c’entra che ho bisogno di presumere di essere informato su tutto ciò che mi bazzica accanto.

Caro Monsignore, mi accusano di essere un tuttologo ma io ne vado fiero. Non si può nascondere la testa sotto la sabbia, delegare tutto agli specialisti.

Il potere ci neutralizza con questa cosa che veniamo utili solo quando possiamo scegliere chi è stato il migliore in campo in Sassuolo – Chievo. Lo dico con rispetto, Monsignore, premere il tasto verde del telecomando non fa parte della legge morale naturale. Dio non credo che mi abbia creato per fare la moviola. 

E nemmeno la movida, che sembra l’unica ragione di vita degli anti tuttologi, i nientologi che vivono e lasciano vivere, che se ne fregano di ciò che accade a un palmo di mano dalle loro incerte certezze, ma restano con un palmo di naso.

Distinti saluti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *