Perchè nessuno si ferma?

Siamo tutti solidali, accogliamo il mondo intero e subiamo pazientemente la reprimenda di una Commissario del’ONU, una specie di aliena che mette il becco nei nostri affari accusandoci di razzismo.  Poi…

Stamattina dopo mezzogiorno transitavo sul cavalcavia Kennedy, ovviamente a Brescia. Da lontano vedo una anziana donna seduta sul marciapiedi con le gambe in strada, alza la mano, quello davanti passa e va.

Ovviamente mi fermo, io non do confidenza agli autostoppisti, spesso sono auto-teppisti, specialmente se stranieri, e non è razzismo, è che non sono nato ieri e ho mangiato qua e là alcuni bocconi di pane e volpe.

Metto le doppie frecce, accosto e mi fermo. L’auto dietro di me non mi suona, bontà sua, mi evita e se ne va,

“Signora non sta bene?”

“Mah, non riesco a stare in piedi, sono cardiopatica, ho 81 anni…”

“Salga, devo chiamare un’ambulanza, portarla al pronto soccorso?”

La signora apre la portiera posteriore del mio pick up.

“Signora, che fa salga davanti!”

“Grazie, basta che mi lasci al semaforo.”

“Ma si figuri, mi dica dove deve andare, la porto.”

“Ma no, mi dispiace mi lasci qui, devo trovarmi davanti al fiorista…”

“E’ la dietro, la accompagno”.

Vedo che la signora si calma, parla normalmente, non mi sembra che abbia problemi.

“Ma c’è qualcuno che viene a prenderla? E’ di Brescia?”

“No, sono del lago, vengo da Moniga.”

Telefona, credo al figlio. “Giovanni, sono qui.”

“E’ sicura che la aspettino qui?”

“Sì, sta arrivando.”

Scende, mi ringrazia 150 volte, la saluto e mi dispiace perderla di vista.

Ero pensieroso, come se avessi dentro un vuoto che quando mi prende annulla qualsiasi sentimento positivo, mi passa la fame, non ho voglia di far niente, vedo tutto nero.

Mi sono accorto che un gesto banale ma “bello” mi ha trasformato la giornata, ero felice, non so perchè ma mi dispiace per quelli che non si sono presi cura dell’anziana signora, non sanno cosa si sono persi.

infatti il gesto è stato bello non perchè abbia fatto chissà che cosa ma perchè mi ha fatto star bene. Se mi avesse chiesto di portarla a Moniga sarei andato, anzi, mi è dispiaciuto che fosse già arrivata.

Non mi capita mai di prendermi cura delle persone che mi passano accanto, spesso, quasi sempre, trovo la scusa per far finta di niente e scaricare il barile sul passante successivo. Che errore!

Mi è venuta in mente una poesia di Madre Teresa di Calcutta. A me danno enorme fastidio coloro che parlano di “disinteresse”. Io credo che anche la grande santa albanese non abbia mai fatto niente per niente. Ovviamente non mi riferisco a qualcosa di materiale, noi non abbiamo interesse a possedere ma a star bene con ciò che possediamo. Non abbiamo interesse a comandare ma a star bene se lo facciamo curandoci di coloro che comandiamo. Non abbiamo un interesse materiale ad ascoltare una persona ma uno spirituale.

Qualsiasi cosa facciamo abbiamo sempre un secondo fine e quando questo fine è alto stiamo meglio. I discorsi sulla “gratuità” non mi hanno mai convinto.

I bene fa bene, il male fa male.

Dai il meglio di te
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici
non importa, fa il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici
non importa realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato.
Non importa fa il bene
L’onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile
non importa, sii franco
e onesto.
Dà al mondo il meglio di te, e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te.

Io NON do mai il meglio di me.

Domani è un altro giorno, mi alzerò incazzato con gli stessi problemi di stamattina, mi lamenterò perchè non riesco a realizzare quello che vorrei, chiamerò al telefono qualche amico e mi sfogherò perchè troverò qualcosa che sicuramente non va.

E quando passerò su quel cavalcavia mi dispiacerà non incontrare più l’anziana signora del lago di Garda. Credeva di avermi disturbato, mi ha fatto un regalo.

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