Ottimo l’odierno intervento di Matteo Salvini che, finalmente, dice cose che dico da anni, ovviamente in ottima compagnia di tutti coloro che non hanno venduto il cervello alla massoneria sorosiana e al suo leader che si chiama satana.
“Pensate che mi indagano perchè voglio difendere i nostri confini”, ha detto Salvini, “e voglio che non vengano in Italia coloro che pensano che per gli omosessuali debba esserci la pena di morte e che le donne siano inferiori agli uomini”.
Chapeau Salvini! Questo è il paradosso dei paradossi delle Boldrini, dei Saviano, dei Galantino, degli esponenti della religione umanitaria profetizzata da Solovev e da altri intellettuali degli ultimi secoli.
Come mai questi personaggi che si occupano di diritti spingono per l’invasione di chi vuole distruggere i diritti che dicono di voler promuovere?
In questi ultimi giorni sono reduce da una bella vacanza in Alto Adige con una puntata in Austria a Innsbruck e Seefeld.
Mi sono soffermato a guardare e fotografare le immagini sacre sparse sui sentieri, sulle strade, sulle case.
La montagna, i boschi, le acque dei torrenti coi loro sassi colorati, i magnifici fiori che addobbano quelle zone alpine, sono accompagnati dal ringraziamento di quelle popolazioni che nei secoli hanno costruito monumenti, scolpito crocifissi e dipinto pareti con figure sacre, vere e proprie preghiere che spiegano ai passanti l’origine di tanta bellezza.
Difendere l’Italia e l’Europa dall’invasione islamica significa elevare un inno perpetuo di ringraziamento al Padreterno, prendere atto che la civiltà occidentale esiste grazie a chi in passato era conscio di questo pericolo e ci ha difeso dall’avanzata del nemico.
Il 7 ottobre la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine del Rosario (Santa Maria della Vittoria), istituita da San Pio V per ricordare la vittoria sui turchi del 1571 a Lepanto da parte della Lega Santa.
Oggi la Chiesa sembra non discernere più, abbagliata dal nemico da cui Solovev ci metteva in guardia. Sembra che non ci si renda conto di che cosa significhi lasciare spazio a personaggi che dall’interno stanno cercando di distruggerla.
Se la Chiesa fermerà il proprio cammino, se ci saranno nuove catacombe, se il nemico sembrerà aver vinto, anche se sa e sappiamo per certo che non potrà mai vincere, ebbene, in quel tempo di persecuzione, peraltro già in atto in diverse parti del mondo, le prima vittime saranno davvero le donne, i bambini e gli omosessuali.
Oggi chi sbandiera i diritti dice di combattere la pedofilia per salvare i bambini. Dice di voler promuovere i diritti dei gay e di combattere per l’uguaglianza di genere.
Sono gli stessi che in odium fidei stanno cercando di smantellare l’unica civiltà della storia in cui s’è affermata l’uguaglianza di tutti gli esseri umani senza distinzione di razza, sesso, religione e si è proclamata la sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale.
Se i movimenti gay e delle femministe avessero davvero intenzione di difendere quelle categorie, sarebbero schierati con chi lo ha sempre fatto. invece sono i più acerrimi nemici della Chiesa e sono l’avanguardia delle lobbie dell’immigrazione, ben rappresentate da personaggi di dubbio spessore morale in certi partiti e in certi ambiti culturali della sinistra.
Le parole pronunciate oggi dal Ministro degli Interni sono una NOVITA’ fondamentale nella politica italiana e segnano un punto di non ritorno, un memorandum che potrebbe diventare la pietra miliare per una nuova Italia e una nuova Europa.
Finalmente qualcuno ha centrato, al di là della questione strettamente religiosa, il cuore del discorso politico, ha evidenziato il vero nocciolo della questione.